Epidemia di colera in Sudan, almeno 40 morti in Darfur

OMS Gaza

Almeno quaranta persone sono morte nel Darfur, in Sudan, nella peggiore epidemia di colera che il Paese abbia conosciuto negli ultimi anni. Lo ha annunciato Medici senza frontiere (Msf), che ha definito la situazione sanitaria una crisi senza precedenti in un Paese già devastato da una lunga guerra civile.

L’allarme di Medici senza frontiere

Secondo quanto riferito dall’organizzazione, solo nella regione del Darfur le équipe mediche hanno curato oltre 2.300 pazienti nella scorsa settimana, registrando quaranta decessi. “Oltre a una guerra generalizzata, il popolo sudanese sta attualmente affrontando la peggiore epidemia di colera che il Paese abbia visto da anni”, ha dichiarato Msf in un comunicato.

Il colera, malattia diarroica acuta trasmessa da acqua e alimenti contaminati, può portare alla morte in poche ore se non trattata tempestivamente.

Bambini i più a rischio

L’Unicef stima che più di 640mila bambini sotto i cinque anni siano oggi a rischio nel solo stato del Nord Darfur, dove continuano i combattimenti tra l’esercito sudanese e le Forze di supporto rapido (Rsf) per il controllo della città strategica di El Facher.

I dati dell’Oms

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, dal luglio 2024 sono stati segnalati circa 100mila casi di colera in tutto il Sudan. La malattia, inizialmente circoscritta ad alcune aree, si sta ormai diffondendo in ogni stato del Paese, aggravando un quadro sanitario già al collasso.

Le organizzazioni umanitarie chiedono un intervento urgente per garantire acqua potabile, assistenza sanitaria e condizioni igieniche minime, nel tentativo di contenere un’epidemia che rischia di mietere ancora molte vittime.