Un attacco israeliano ha distrutto martedì il principale centro medico di Gaza City, secondo quanto denunciato dalla Palestinian Medical Relief Society (PMRS). L’edificio di sei piani, situato nella zona centrale di Samer, era una delle strutture di riferimento della città: vi si svolgevano attività cruciali come le analisi di laboratorio, la donazione di sangue, l’assistenza ai traumi, i trattamenti oncologici e le cure per le malattie croniche.
Secondo la PMRS, l’evacuazione era stata ordinata poco prima dell’attacco, che ha ridotto l’intero complesso in macerie. L’esercito israeliano, per ora, non ha rilasciato commenti ufficiali sull’accaduto.
Lo status delle strutture sanitarie nel diritto internazionale
La distruzione del centro sanitario riapre il dibattito sulla protezione degli ospedali e delle strutture mediche nei conflitti armati. In base al diritto internazionale umanitario, questi siti godono di uno status speciale che ne vieta l’attacco. Israele da tempo accusa Hamas di utilizzare ospedali e cliniche come basi logistiche o militari, il che potrebbe far venir meno tale protezione. Tuttavia, l’Idf non ha mai fornito prove concrete a sostegno di queste affermazioni.
Una perdita grave per Gaza
La distruzione del centro medico rappresenta un colpo significativo per il già fragile sistema sanitario della Striscia. Con gli ospedali sovraffollati e in cronica carenza di risorse, la perdita di una struttura di tale importanza riduce ulteriormente la capacità di risposta a traumi, malattie croniche e cure oncologiche.