Il governo francese del centrista François Bayrou è caduto dopo un voto di sfiducia all’Assemblea Nazionale. La presidente dell’Assemblea ha registrato 194 voti a favore e 364 contrari durante la sessione di lunedì 8 settembre 2025. Bayrou aveva richiesto deliberatamente il voto, definendolo un test di coraggio politico per il suo esecutivo, insediatosi meno di nove mesi fa.
Sfiducia schiacciante
L’Assemblea Nazionale ha espresso una sfiducia netta contro Bayrou. Il primo ministro rassegnerà le dimissioni martedì, secondo il suo entourage. Il discorso di politica generale non ha convinto i deputati, portando al crollo del governo francese del centrista François Bayrou. Emmanuel Macron deve ora nominare un nuovo primo ministro, il quinto dal suo secondo mandato nel 2022.
Macron alla ricerca di stabilità
Macron affronta una sfida per formare un governo capace di approvare la legge di bilancio. Il parlamento frammentato complica la ricerca di un leader stabile. La sfiducia allunga la lista di instabilità politica in Francia. Il presidente deve agire rapidamente per evitare paralisi legislativa.
Reazioni politiche
Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, ha reagito duramente. Ha dichiarato che le dimissioni del presidente francese sarebbero il vero reset necessario. Le Pen ha aggiunto che Macron ha una sola opzione: indire nuove elezioni e lasciare decidere al Paese. La sua posizione riflette le tensioni crescenti nel panorama politico francese.
Il governo francese del centrista François Bayrou cade in un momento critico per la Francia. La sfiducia potrebbe innescare dibattiti su riforme elettorali. Macron deve navigare un parlamento diviso per mantenere la governabilità. La crisi politica francese attira attenzione internazionale, con possibili impatti su alleanze europee. Il crollo del governo segna un punto di svolta, con Le Pen che spinge per un cambiamento radicale. La Francia affronta incertezze, mentre il presidente cerca soluzioni immediate.