La guerra in Ucraina non rallenta. Nella notte del 5 luglio, un blitz delle forze speciali ucraine ha colpito l’aeroporto militare di Borisoglebsk, nella regione russa di Voronezh. L’obiettivo erano i caccia Sukhoi e un deposito di bombe teleguidate. Secondo Kiev, sono stati danneggiati anche alcuni velivoli da combattimento. Mosca ha confermato l’incendio nella base, già presa di mira in passato.
È solo l’ultimo episodio di una guerra che si estende ormai ben oltre i confini ucraini. La risposta del Cremlino è arrivata puntuale: 322 droni kamikaze hanno colpito diverse regioni ucraine. Tra gli obiettivi dichiarati, i sistemi anti-aerei Patriot forniti dagli Stati Uniti. Il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver distrutto due lanciatori e due radar An/MPQ-65, dispositivi strategici per la protezione dell’Ucraina dai missili balistici.
La telefonata tra Trump e Putin finisce senza intese
In questo clima di escalation, si è inserito un colloquio telefonico tra Donald Trump e Vladimir Putin, che però si è concluso senza aperture. “Putin vuole andare fino in fondo e continuare a uccidere”, ha dichiarato l’ex presidente americano, manifestando frustrazione per la mancanza di risultati. L’inquilino della Casa Bianca ha però lasciato intendere che potrebbero arrivare nuove sanzioni economiche, finora rimaste nel cassetto.
Nel colloquio con Volodymyr Zelensky, Trump ha ribadito il ruolo strategico del sistema Patriot, ma non ha chiarito se ne invierà altri. Ha ammesso di aver parlato della questione anche con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, senza annunciare nuovi impegni.
Stop al fondo Blackrock, Kiev punta sulla produzione congiunta
A complicare ulteriormente il quadro per Kiev, la notizia rivelata da Bloomberg: Blackrock, il più grande gestore finanziario del mondo, ha sospeso la ricerca di investitori per il fondo multimiliardario destinato alla ricostruzione dell’Ucraina. Il fondo doveva essere presentato la prossima settimana a Roma, in occasione della quarta Ukraine Recovery Conference.
In attesa della conferenza del 10-11 luglio, dove arriveranno Zelensky, Meloni, von der Leyen e Tajani, Kiev prepara un piano alternativo. Zelensky ha annunciato nuovi accordi per la produzione congiunta di armamenti: uno con un’azienda americana per i droni, un altro con la Danimarca per la produzione all’estero, il primo del suo genere.
Il fronte resta instabile: nuovo morto italiano a Sumy
Sul terreno, la situazione resta critica. I russi hanno avanzato tra Donetsk e Dnipro, occupando due insediamenti. Gli ucraini mobilitano rinforzi, ma soffrono l’inferiorità numerica e la pressione costante di piccole unità nemiche. Nuovi scontri anche nella regione di Kharkiv, visitata nelle ultime ore dal capo delle forze armate Oleksandr Syrsky.
Da Sumy arriva una notizia tragica per l’Italia: è morto Thomas d’Alba, volontario italiano che combatteva al fianco degli ucraini. È l’ennesima vittima straniera di una guerra che continua a crescere in intensità, mentre la diplomazia resta immobile e i leader mondiali si preparano all’ennesimo vertice senza garanzie di soluzione.