La notizia è stata diffusa da una fonte del gruppo palestinese al network Al Jazeera Arabic. L’accordo prevede la liberazione di dieci ostaggi israeliani vivi e di diciotto corpi, insieme alla consegna di aiuti a Gaza tramite organizzazioni umanitarie internazionali come la Mezzaluna Rossa e le Nazioni Unite.
Secondo la fonte, il piano ricalca ampiamente la proposta già presentata dagli Stati Uniti attraverso l’inviato Steve Witkoff, che aveva indicato una tregua di due mesi e il rilascio dei prigionieri in due ondate.
L’apertura diplomatica arriva in un momento delicato: l’esercito israeliano, guidato dal governo di Benjamin Netanyahu, si prepara a estendere il proprio controllo su Gaza City e i campi profughi circostanti. Una mossa che rischia di complicare gli sforzi di mediazione, ma che potrebbe trovare un nuovo equilibrio proprio nella tregua negoziata dai mediatori di Egitto e Qatar.