I leader europei e del G7: “Il piano USA per la pace in Ucraina è una base, ma servono correttivi”

Meloni al Consiglio UE

Una dichiarazione congiunta firmata dai vertici dell’Unione Europea, dei Paesi del G7 e da diversi capi di governo europei ribadisce il sostegno all’Ucraina e apre alla possibilità di lavorare su un piano di pace proposto dagli Stati Uniti. Il testo è stato adottato dal Presidente Costa, dalla Presidente von der Leyen, dal Primo Ministro Carney, dal Presidente Stubb, dal Presidente Macron, dal Primo Ministro Martin, dalla Presidente Meloni, dal Primo Ministro Takaichi, dal Primo Ministro Schoof, dal Primo Ministro Sánchez, dal Primo Ministro Starmer, dal Cancelliere Merz e dal Primo Ministro Støre.

I leader accolgono con favore “i continui sforzi degli Stati Uniti per portare la pace in Ucraina” e riconoscono che la bozza iniziale del piano – un documento articolato in 28 punti – contiene “elementi importanti e necessari per una pace giusta e duratura”. Allo stesso tempo, i firmatari sottolineano che il testo “richiede un ulteriore lavoro” prima di poter diventare una proposta solida e condivisa a livello internazionale.

La posizione europea è netta su alcuni principi. In primo luogo, viene ribadito che “i confini non possono essere modificati con la forza”, un riferimento chiaro all’invasione russa e all’annessione illegale dei territori ucraini. Al tempo stesso, i leader esprimono preoccupazione per le limitazioni previste nel piano riguardo alle capacità militari ucraine: una clausola che, secondo la dichiarazione, “lascierebbe l’Ucraina vulnerabile a futuri attacchi”.

Un altro punto chiave riguarda le implicazioni del piano per l’Unione Europea e la NATO. La dichiarazione sottolinea che “l’attuazione di elementi relativi all’UE e alla NATO richiede il consenso rispettivamente dei membri dell’UE e dei membri della NATO”, mettendo in chiaro che nessuna decisione potrà essere presa senza l’approvazione dei Paesi direttamente coinvolti.

Nel passaggio finale, i leader europei e del G7 rinnovano il loro impegno nei confronti di Kyiv: “Cogliamo l’occasione per sottolineare la forza del nostro continuo sostegno all’Ucraina. Continueremo a coordinarci strettamente con l’Ucraina e gli Stati Uniti nei prossimi giorni”.

Una posizione che cerca di tenere insieme realismo diplomatico e fermezza strategica, mentre la guerra si avvia verso una nuova fase e Washington prova a imprimere un’accelerazione al dibattito sulla pace.