Israele, Ben Gvir presenta piano per fermare la Global Sumud Flotilla

Ben Gvir

Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, ha presentato al governo un piano straordinario per contrastare la Global Sumud Flotilla, l’iniziativa internazionale che tenta di rompere il blocco navale su Gaza con un convoglio civile di imbarcazioni.

Il piano, secondo quanto riportato dal Jerusalem Post, prevede che gli attivisti arrestati vengano trattenuti in detenzione prolungata – in deroga alla prassi finora adottata – nelle carceri di massima sicurezza di Ketziot e Damon, strutture solitamente riservate ai prigionieri di sicurezza accusati di terrorismo. A questi detenuti saranno negati i consueti privilegi come l’accesso a televisione, radio e cibi speciali.

“Non permetteremo a chi sostiene il terrorismo di vivere nell’agiatezza”, ha dichiarato Ben-Gvir, giustificando le nuove misure con l’obiettivo di rafforzare il deterrente verso chi partecipa alla missione navale.

Il ministro ha inoltre proposto che tutte le navi coinvolte nella flottiglia siano sequestrate e riconvertite per l’uso delle forze dell’ordine israeliane. Il sequestro, ha precisato, sarebbe pienamente legittimo dal punto di vista legale, dal momento che il governo considera la missione non solo un atto politico, ma un tentativo illegale di violare il blocco imposto su Gaza.

Nel corso di dichiarazioni successive all’incontro di governo, Ben-Gvir ha ribadito la linea dura: “Israele non tollererà arresti soft o rientri silenziosi dei partecipanti alla flottiglia”. E ancora: “Dobbiamo creare un deterrente chiaro. Chiunque scelga di collaborare con Hamas e sostenere il terrorismo incontrerà una risposta ferma e inflessibile da parte di Israele”.

Secondo il ministro, la detenzione prolungata e in condizioni severe dovrebbe scoraggiare futuri tentativi di missioni simili.

Le misure annunciate si inseriscono in un quadro più ampio di rafforzamento della sicurezza nazionale, ha concluso Ben-Gvir, evidenziando che: “La Marina e le forze dell’ordine israeliane sono pienamente pronte ad affrontare qualsiasi minaccia alla sicurezza che si presenti”.