Vladimir Putin starebbe tendendo una “trappola” per ottenere territori ucraini. A sostenerlo è Kaja Kallas, leader della politica estera europea, che in un’intervista alla BBC ha accusato il Cremlino di non avere alcuna intenzione seria di raggiungere un accordo di pace.
Nessuna concessione da Mosca
Secondo Kallas, le pressioni internazionali affinché Kiev ceda territori alla Russia rischiano di favorire la strategia di Mosca. “La discussione è tutta incentrata su ciò che l’Ucraina dovrebbe rinunciare, sulle concessioni che l’Ucraina è disposta a fare, mentre stiamo dimenticando che la Russia non ha fatto una sola concessione”, ha dichiarato.
“Gli aggressori sono loro”
La leader europea ha ribadito che il conflitto è stato scatenato dalla Russia, sottolineando la responsabilità del Cremlino: “Sono loro gli aggressori, sono loro che attaccano brutalmente un altro Paese e uccidono la gente”.
L’avvertimento a Kiev
Per Kallas, ogni compromesso basato sulla cessione di territori non porterebbe a una pace duratura ma rischierebbe di rafforzare la posizione di Putin, che continuerebbe a usare la guerra come strumento di pressione politica.