La Francia si prepara a diventare il primo Paese del G7 a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina. La decisione, che sarà formalizzata a settembre, porterà a 148 su 193 i membri delle Nazioni Unite che hanno assunto questa posizione, mentre Italia e Stati Uniti restano tra i grandi esclusi dal gruppo dei riconoscitori.
In Europa, la prima fu la Svezia nel 2014
Nel panorama europeo, la Svezia fu la prima nazione dell’Unione a riconoscere lo Stato di Palestina, nel 2014, in un contesto di tensione crescente tra israeliani e palestinesi. Il riconoscimento era già arrivato però nel 1998 da Cipro e, negli anni precedenti, da diversi Paesi dell’ex blocco sovietico. Nonostante i passi indietro compiuti da Praga e Budapest dopo la fine dell’Urss, entrambi i Paesi mantengono ancora oggi ambasciate palestinesi. Nel 2023 l’Irlanda, la Spagna, la Slovenia e la Norvegia hanno seguito la stessa strada, mentre Malta ha annunciato la disponibilità a riconoscere la Palestina.
L’Italia e gli Stati Uniti, invece, continuano a sostenere che la soluzione debba passare da negoziati diretti tra israeliani e palestinesi nell’ottica dei due Stati.
Quasi tutto il resto del mondo ha già scelto
Fuori dall’Europa, la maggioranza dei Paesi di Asia, Africa e America Latina ha già riconosciuto formalmente la Palestina. L’Algeria fu la prima nel 1988, seguita da gran parte del mondo arabo, dall’India, dalla Turchia e, più tardi, da Cina e Russia. Tra il 2010 e il 2011 il riconoscimento arrivò anche da molte nazioni sudamericane, come Argentina, Brasile e Cile.
Nel 2012 la bandiera palestinese fu issata per la prima volta al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, dopo il voto che elevava lo status dei palestinesi a Stato osservatore non membro. Nel 2023, l’Assemblea Generale ha ribadito con 143 voti favorevoli che la Palestina è “qualificata a diventare Stato membro”.
Nonostante le scelte della diplomazia mondiale, Washington e Roma mantengono rapporti diplomatici con l’Autorità Nazionale Palestinese e non escludono sviluppi futuri, ma per ora il riconoscimento non è all’orizzonte.