Meloni e Frederiksen: spinta ai negoziati di pace, serve risposta dalla Russia

Meloni e Frederiksen

Durante una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il proprio apprezzamento nei confronti dell’Ucraina, sottolineando l’importanza della volontà mostrata da Kyiv per favorire il dialogo e la distensione: “Si sta lavorando a un nuovo turno di negoziati e la prima cosa che dobbiamo fare è ringraziare il presidente Zelensky e il governo ucraino che hanno dimostrato in queste settimane la sincera volontà di cercare la pace, accettando i negoziati. Dall’altra parte non abbiamo visto alcun passo concreto da parte russa al momento. Vale la pena ricordarlo per smontare una certa narrativa per cui i russi sarebbero stati disponibili alla pace”.

Secondo Meloni, è fondamentale che le trattative future siano improntate alla serietà e alla reale disponibilità da parte di tutti i soggetti coinvolti: “Al di là di date e luoghi, la priorità a cui arrivare è che ci siano negoziati seri, in cui gli interlocutori vogliano tutti manifestare la disponibilità e la voglia di fare passi avanti. Questo è il centro del lavoro che dobbiamo fare adesso, per arrivare a un cessate il fuoco e un accordo di pace complessivo, che non può prescindere da garanzie sicurezza per l’Ucraina”.

Anche la premier danese Mette Frederiksen ha ribadito la necessità di segnali concreti da parte del Cremlino, sollecitando un’iniziativa immediata: “Bisogna capire ora se la Russia vuole veramente la pace e abbiamo bisogno di un cessate il fuoco di 30 giorni, senza condizioni: la Russia deve fare un passo avanti”.

Meloni ha colto l’occasione per elogiare l’efficacia dell’intesa tra Roma e Copenaghen, evidenziando il carattere pragmatico del rapporto instaurato con Frederiksen: “Se c’è un aspetto che mi piace sottolineare della collaborazione tra Italia e Danimarca è la sua concretezza, ci piace essere concreti nelle risposte. Mette non si perde in chiacchiere, è una persona molto operativa”. Ha poi aggiunto: “L’altro aspetto interessante di questa collaborazione è che due Paesi che sulla carta sono molto distanti, e due persone, che politicamente dovrebbero essere molto distanti, si ritrovano a lavorare molto bene insieme per dare risposte concrete ai cittadini. I nostri punti di osservazione sono diversi, ma siamo mossi dallo stesso obiettivo: dare risposte ai cittadini e far sì che l’Europa dia risposte ai cittadini”.

A conferma del dinamismo diplomatico italiano, la premier ha rivelato di essere in costante contatto con partner internazionali: “In questi giorni siamo costantemente in contatto con diversi leader a livello europeo e americano. Ho sentito qualche ora fa Trump l’ultima volta, lavoriamo per avviare un nuovo turno di negoziati”. Ha poi aggiunto: “Siamo al lavoro con molti leader europei e Usa per arrivare prima possibile a negoziati che possano partire dal livello tecnico e poi raggiungere il livello politico”.

Meloni ha sottolineato l’impegno condiviso da parte di molteplici attori nel promuovere un processo di pace concreto: “In questi giorni siamo costantemente in contatto con diversi leader a livello europeo e americano. Ho sentito qualche ora fa Trump l’ultima volta – ha aggiunto – lavoriamo per avviare un nuovo turno di negoziati. Ciascuno sta facendo la propria parte. L’Ucraina sta facendo molto bene la sua. Penso sia molto preziosa la disponibilità che il Vaticano e il Pontefice, che ho sentito martedì scorso, hanno dato. Ci sono questa e altre ipotesi, per una prima fase di negoziati sul piano tecnico. Poi bisogna verificare la disponibilità degli attori e la praticabilità”.