Netanyahu, pronti alla tregua, ma senza disarmo di Hamas in 2 mesi useremo la forza

Il primo ministro israeliano Netanyahu

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha ribadito la linea dura del governo nei confronti di Hamas, pur aprendo alla possibilità di un cessate il fuoco e a negoziati per porre fine al conflitto.

In un video diffuso dal suo ufficio, Netanyahu ha dichiarato: “Siamo determinati a riportare a casa tutti gli ostaggi. All’inizio di questo cessate il fuoco entreremo immediatamente in negoziati per porre fine alla guerra in modo permanente.”

Tuttavia, ha precisato che qualsiasi accordo di pace dovrà rispettare alcune condizioni imprescindibili, legate alla sicurezza di Israele e al futuro di Gaza:
“Ma per arrivare a questo obiettivo, ci devono essere condizioni minime: disarmo di Hamas, smilitarizzazione di Gaza e nessuna capacità militare o di governo per Hamas. Se sarà possibile raggiungerle con la diplomazia, tanto meglio. Ma se ciò non accadrà entro 60 giorni di tregua, lo raggiungeremo con altri mezzi, con l’uso della forza, la potenza del nostro eroico esercito.”

Le parole del premier arrivano in un momento in cui la comunità internazionale continua a spingere per una soluzione diplomatica al conflitto e per la liberazione degli ostaggi ancora trattenuti a Gaza.