Onu: allarme per sparizioni forzate nei centri di aiuti a Gaza

Conflitto israelo – palestinese: Gaza, aiuti umanitari con l’inizio delle operazioni di lancio di cibo con paracadute

Esperti dell’Onu per i diritti umani denunciano sparizioni forzate di palestinesi nei centri di distribuzione di aiuti a Rafah. In una nota del 28 agosto 2025, sette esperti indipendenti hanno espresso allarme per le segnalazioni di civili, tra cui un bambino, “fatti sparire forzatamente” dopo aver cercato cibo presso i siti gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF). Le accuse puntano il dito contro l’esercito israeliano, ritenuto “direttamente coinvolto” in queste gravi violazioni.

Accuse di crimini atroci

Gli esperti, mandatati dal Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu ma indipendenti, hanno definito le sparizioni forzate un “crimine atroce” che equivale a una forma di tortura. Le vittime, in cerca di cibo per soddisfare bisogni primari, sarebbero state prelevate dai centri di Rafah, nel sud di Gaza. “Usare il cibo come strumento per sparizioni di massa deve finire ora”, hanno dichiarato, chiedendo a Israele di fornire informazioni sui desaparecidos e rispettare il diritto internazionale.

La crisi umanitaria a Gaza

La Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Israele e Stati Uniti, gestisce i centri di distribuzione in aree militarizzate, ma è stata criticata per la sicurezza inadeguata. L’Onu riporta che, dal 27 maggio, almeno 1.857 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano aiuti, di cui 1.021 vicino ai siti GHF. La carestia dichiarata a Gaza, dovuta a restrizioni sugli aiuti, aggrava la situazione, spingendo migliaia di civili verso questi centri pericolosi.

Coinvolgimento israeliano

Secondo gli esperti, l’esercito israeliano rifiuta di fornire informazioni sui detenuti, violando il diritto internazionale. Francesca Albanese, relatrice speciale Onu sui territori palestinesi, e Michael Fakhri, esperto sul diritto al cibo, hanno firmato la nota, denunciando un “fallimento nel riconoscere la privazione di libertà come sparizione forzata”. Le autorità israeliane, accusando Hamas di caos ai siti di aiuti, negano responsabilità per le morti e le sparizioni.

Appello per un’azione urgente

Gli esperti Onu hanno esortato Israele a cessare immediatamente le sparizioni forzate e garantire la sicurezza dei civili in cerca di aiuti. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per fermare le violazioni e ripristinare l’accesso umanitario. La situazione a Rafah, con un bilancio di vite sempre più tragico, sottolinea l’urgenza di un cessate il fuoco e di un’indagine indipendente per fare luce su questi crimini.