Palazzo Chigi: “Il piano Trump può portare pace a Gaza”

Il Governo italiano accoglie con favore la proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la cessazione delle ostilità a Gaza e il rilascio immediato degli ostaggi.

La posizione del Governo

In una nota, Palazzo Chigi ha ribadito l’impegno dell’Italia nel sostenere ogni sforzo per mettere fine alla guerra in Medio Oriente. “La fine delle ostilità è fondamentale anche per affrontare la terribile crisi umanitaria che colpisce la popolazione civile della Striscia, una tragedia ingiustificabile e inaccettabile”, si legge nel documento.

Il Governo definisce la proposta americana “una possibile svolta”, in grado di garantire un cessate il fuoco permanente, l’accesso umanitario e la liberazione degli ostaggi.

L’Italia pronta a fare la sua parte

Il Piano presentato da Trump prevede un progetto ambizioso di stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo della Striscia di Gaza, con il pieno coinvolgimento dei partner regionali. L’Italia, si legge nella nota, “è pronta a fare la sua parte, in stretto coordinamento con gli Stati Uniti, i partner europei e della Regione”.

Roma ha inoltre espresso gratitudine al presidente americano per “il lavoro di mediazione e gli sforzi per portare la pace in Medio Oriente”.

Hamas chiamata a disarmare

Il messaggio di Palazzo Chigi si rivolge direttamente a Hamas, definita responsabile dell’inizio del conflitto con l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023. “Hamas ha ora la possibilità di porre fine alla guerra rilasciando gli ostaggi, accettando di non avere alcun ruolo nel futuro di Gaza e disarmando completamente”, recita la nota.

Prospettiva politica

Il Governo italiano sottolinea la necessità di riprendere un dialogo tra Israele e i palestinesi per concordare un orizzonte politico. “Una pace giusta e duratura è possibile – conclude Palazzo Chigi – con uno Stato di Israele e uno Stato palestinese che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza, e con la piena normalizzazione di Israele con le Nazioni arabe e islamiche”.