Rama vince in Albania per la quarta volta: ora punta all’Europa

Le elezioni politiche in Albania si sono chiuse con una vittoria netta per il premier Edi Rama, che conquista un quarto mandato consecutivo e rafforza il suo progetto di adesione all’Unione europea entro il 2030. Secondo i primi exit poll, il Partito socialista avrebbe ottenuto 79 seggi sui 140 del parlamento, cinque in più rispetto al precedente mandato. Un risultato che conferma le previsioni dei sondaggi e che consegna al premier un nuovo margine di stabilità politica.

Un voto che guarda a Bruxelles

La campagna elettorale è stata tutta giocata sulla prospettiva europea del Paese. Rama ha puntato sull’obiettivo di portare l’Albania dentro l’Ue nei prossimi cinque anni e la strategia sembra aver pagato. L’opposizione di centrodestra, guidata da Sali Berisha, non è riuscita a intercettare l’elettorato, fermandosi a 54 seggi. Berisha ha alternato simboli europei a un’immagine populista in stile americano, indossando un cappello da baseball come quelli usati da Donald Trump.

Nuove forze politiche e affluenza in calo

Il quadro politico albanese si arricchisce di nuove presenze: il Partito socialdemocratico, vicino a Rama, e Mundesia, la formazione di Agron Shehaj, ex deputato del centrodestra, ottengono seggi. Tentano la scalata anche Lulzim Basha, ex leader del centrodestra con una nuova lista, e il Movimento Insieme del docente universitario Arlind Qorri, entrambi con prospettive minime di rappresentanza.

L’affluenza, in attesa dei dati ufficiali, si attesta al 41%, in calo rispetto alle elezioni del 2021. Un dato influenzato anche dalla bassa partecipazione della diaspora albanese, nonostante i circa 1,8 milioni di aventi diritto all’estero: solo 192mila hanno votato.

Elezioni tranquille ma con accuse di irregolarità

Il voto si è svolto in un clima generalmente tranquillo, seppur con alcuni incidenti isolati. Sette persone sono state arrestate per aver fotografato la scheda, e non sono mancate le accuse dell’opposizione di brogli e compravendita di voti. Inoltre, la magistratura ha aperto decine di inchieste per corruzione e legami con la criminalità organizzata. L’ambasciatore dell’Unione europea a Tirana, in visita a Durazzo e Fier, ha confermato l’attenzione delle istituzioni comunitarie sulle zone considerate più sensibili dal punto di vista dell’integrità del voto.

Un mandato nel segno dell’integrazione europea

Il successo di Rama apre ora una fase cruciale per l’Albania. Forte della maggioranza assoluta, il premier guarda a Bruxelles con l’obiettivo di consolidare il percorso di integrazione europea, rilanciando riforme e cercando di isolare le influenze della criminalità nella vita politica. L’Europa, per Rama, è sempre più vicina.