Si è conclusa nelle scorse ore l’iniziativa umanitaria “Solidarity Path Operation 2”, missione della Difesa italiana per garantire aiuti vitali alla popolazione civile di Gaza. Con il nono aviolancio, l’Italia ha consegnato oltre 100 tonnellate di generi di prima necessità, destinati soprattutto alle aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia.
L’operazione, sviluppata dal 9 agosto, è stata concepita dallo Stato Maggiore della Difesa e diretta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI). Ha visto il contributo decisivo dell’Esercito Italiano e dell’Aeronautica Militare, con la collaborazione della Royal Air Force giordana e la cooperazione internazionale di Giordania, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Francia. Gli aiuti sono stati forniti dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e da altri donatori italiani.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “Si è conclusa l’iniziativa umanitaria Solidarity Path Operation 2, con la quale l’Italia ha contribuito ad alleviare le sofferenze di quanti vivono quotidianamente l’orrore della guerra. Non basta. Occorre fare di più, soprattutto per la popolazione civile di Gaza, che non va confusa con Hamas, un’organizzazione terroristica. È necessaria una tregua ed è indispensabile garantire un accesso libero e sicuro agli aiuti anche via terra”.
La missione rientra nella più ampia Operazione Levante, attivata dalla Difesa italiana fin dalle prime fasi della crisi umanitaria. Un dispositivo che ha coinvolto tutte le Forze Armate: dalla nave ospedale Vulcano della Marina Militare, capace di fornire cure salvavita al largo di Gaza, agli elicotteri dell’Esercito con il programma Air-Bridge for Gaza, ai voli umanitari dell’Aeronautica per il trasferimento in Italia di bambini feriti e malati, fino all’impegno dei Carabinieri nella missione europea EUBAM Rafah, cruciale per l’apertura del valico di frontiera con l’Egitto.
Con questa seconda fase di Solidarity Path Operation, l’Italia conferma la volontà di agire concretamente di fronte all’emergenza umanitaria in corso, mantenendo alta l’attenzione sulla necessità di un cessate il fuoco duraturo e sull’accesso sicuro degli aiuti internazionali.