È un Texas sotto shock quello che da giorni cerca senza sosta 27 bambine disperse nel cuore della contea di Kerr, dopo che il fiume Guadalupe è esondato travolgendo il Camp Mystic, storico campo estivo cristiano. Le acque sono salite di sei metri in due ore a causa delle piogge torrenziali che hanno colpito la zona tra venerdì e sabato, lasciando dietro di sé una scia di morte e distruzione.
Il bilancio ufficiale è di 27 vittime accertate: 18 adulti e 9 bambini, ma si teme che il numero sia destinato ad aumentare. I soccorritori lavorano ininterrottamente, aiutati da dodici droni e oltre venti elicotteri, ma le condizioni meteorologiche continuano a ostacolare le operazioni. L’urgenza cresce con l’arrivo di nuove piogge, che potrebbero aggravare la situazione.
Le bambine disperse e il dolore delle famiglie
Le bambine stavano trascorrendo le vacanze al Camp Mystic, tra i 9 e i 10 anni, molte provenienti da Dallas. I loro genitori stanno condividendo foto e nomi sui social nella speranza di facilitare il riconoscimento. Tra i volti diffusi ci sono Hadley Hannah, 8 anni, ed Eloise Peck e Lial Bonner. Per alcune famiglie è già arrivata la notizia più temuta: “Renee è stata trovata. Il risultato non è quello che volevamo ma i social hanno aiutato i soccorritori a identificarla”, ha scritto su Facebook la famiglia Smajstrla. Anche Janie Hunt, 9 anni, è tra le giovani vittime.
Il Camp Mystic ha un forte valore simbolico per il Texas: fondato nel 1926, ha ospitato anche le figlie di Lyndon Johnson e Laura Bush. Il campeggio si apprestava a celebrare il suo centenario nel 2026. Ma ora, al posto delle celebrazioni, c’è solo silenzio, lacrime e preghiere.
La politica e le polemiche
Mentre la First Lady Melania e il vicepresidente JD Vance parlano di “tragedia indescrivibile”, il presidente Trump ha promesso interventi immediati. Il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha inviato un messaggio di cordoglio, seguito da espressioni di vicinanza da parte della premier Giorgia Meloni e del ministro Tajani.
Ma il dramma ha anche acceso le polemiche: nessun sistema di allerta tempestivo, dicono in molti. Dalton Rice, city manager di Kerrville, ha risposto: “Sono domande a cui risponderemo dopo. Ora pensiamo ai soccorsi”. Intanto monta la tensione sulla gestione federale delle emergenze: la Fema, protezione civile americana, è da tempo nel mirino di Trump, che vuole tagliarne i fondi e demandare la gestione ai singoli Stati. Ora quella scelta torna a far discutere.
La tragedia del Camp Mystic resterà una ferita profonda nel cuore del Texas. Ma finché non sarà trovata l’ultima bambina dispersa, ogni sforzo sarà ancora rivolto alla speranza.