Una tariffa del 30% su tutti i prodotti Ue diretti negli Stati Uniti, a partire dal primo agosto 2025. È quanto preannuncia Donald Trump in una lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, diffusa integralmente nelle ultime ore. Il documento, dai toni perentori, rappresenta un nuovo fronte di tensione nei rapporti commerciali tra Usa e Ue, con lo spettro concreto di una guerra dei dazi.
“Abbiamo avuto anni per discutere delle nostre relazioni commerciali con l’Unione Europea e abbiamo concluso che dobbiamo abbandonare questi deficit commerciali a lungo termine”, scrive Trump, che definisce il disavanzo degli scambi “una minaccia per la nostra economia e, di fatto, per la nostra sicurezza nazionale”.
La proposta Usa: produrre negli Stati Uniti
Nella lettera, Trump propone all’Europa una via alternativa per evitare i dazi: spostare la produzione negli Stati Uniti, dove le autorizzazioni sarebbero garantite “nel giro di poche settimane”. In caso contrario, scatterà la tariffa unica del 30%, con ulteriori aumenti proporzionali a eventuali reazioni tariffarie europee.
La missiva si chiude con un’apertura condizionata: “Se desiderate aprire i vostri mercati commerciali agli Stati Uniti ed eliminare le vostre barriere tariffarie e non tariffarie, potremmo valutare una modifica a questa lettera”.
Rischio escalation
Le dichiarazioni dell’ex presidente Usa, in pieno clima elettorale, fanno temere una nuova stagione di tensioni protezionistiche. In gioco non c’è solo il commercio, ma l’equilibrio geopolitico transatlantico, che una rottura commerciale rischierebbe di incrinare. L’Unione Europea, finora, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Ma le prossime ore saranno decisive.