Trump promette “ritorsioni” contro i dazi annunciati dall’UE

Presidente Donald Trump

Donald Trump nello Studio Ovale promette “ritorsioni” contro i dazi annunciati dall’Ue e ha detto: “Risponderò. Gli Stati Uniti non si faranno maltrattare più sul commercio”. Il Presidente afferma “vinceranno la battaglia commerciale con l’Unione europea”

Il Segretario al commercio Larry Lutwick alla Cnn ha preannunciato che Donald Trump metterà i dazi anche sul rame, oltre che su acciaio e alluminio.

Il Presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, durante un punto stampa con il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz ha chiesto di “evitare l’escalation commerciale con Washington. L’Europa deve approfondire e moltiplicare le partnership commerciali. Abbiamo bisogno di più accordi commerciali, non di più dazi. I dazi sono tasse per aziende e cittadini, aumentano solo l’inflazione. Costa ha sottolineato: “Se gli Stati Uniti credono che ci sia un vero problema, il modo migliore per risolverlo è parlarne. L’Ue è aperta. Abbiamo già abbastanza guerre nel mondo. Dobbiamo fermare quelle che ci sono e non crearne una commerciale. Aumentare i dazi non è una buona soluzione: non aumenta le esportazioni, non dà una spinta al commercio, crea soltanto nuove tasse per i consumatori e difficoltà per le aziende”.

Costa ha sottolienato: “Guardando ai numeri, l’Ue registra un surplus nelle esportazioni di beni ma allo stesso tempo un deficit nelle importazioni di servizi”. Il saldo è più equilibrato di quanto a volte sembri”.

L’inviato per il commercio Usa Jamieson Greer  ha dichiarato: “La UE è sconnessa dalla realtà. L’azione punitiva dell’Ue ignora completamente gli imperativi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e, di fatto, la sicurezza internazionale”.

La Commissione Europea in merito alla mossa di Bruxelles in risposta ai dazi americani su acciaio e alluminio spiega che i dazi introdotti dall’UE colpiranno prodotti americani per un valore di 26 miliardi di dollari.  Le tariffe europee entreranno in campo dal primo aprile e saranno pienamente operative entro il 13 dello stesso mese.

La Commissione, spiega, lascerà scadere il 1 aprile la sospensione delle contromisure esistenti contro gli Stati Uniti per il 2018 e il 2020. In secondo luogo, presenterà un pacchetto di nuove contromisure sulle esportazioni statunitensi. Tali misure entreranno in vigore entro la metà di aprile,

Un Alto funzionario dell’UE parlando in un briefing sulla nuova tappa della guerra commerciale tra UE e USA ha detto: “Stiamo lavorando per supportare nel miglior modo possibile i settori colpiti. Gli Stati membri possono anche adottare tali misure di sostegno attraverso le proprie politiche e aree di competenza”.

La Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen in un breve punto stampa ha sottolineato come Bruxelles, nel frattempo, “resta totalmente aperta ai negoziati con gli Usa. Deploriamo profondamente le tariffe statunitensi imposte all’Europa. Le tariffe sono tasse. Sono un male per le imprese e ancora peggio per i consumatori. L’Ue deve proteggere consumatori e imprese. Ho incaricato il commissario Sefcovic su questi colloqui per trovare la soluzione migliore con gli Usa”

Il Governo del Regno Unito ha definito deludenti i dazi globali degli Stati Uniti su acciaio e alluminio, ma non ha annunciato ritorsioni, affermando che sta cercando di negoziare un accordo economico più ampio con Washington. Il Ministro delle Attività produttive, Jonathan Reynolds ha dichiarato: “Continuerò a impegnarmi da vicino e in modo produttivo con gli Stati Uniti per sostenere gli interessi commerciali del Regno Unito. Terremo tutte le opzioni sul tavolo e non esiteremo a rispondere nell’interesse nazionale”.

Il Ministro francese dell’Industria, Marc Ferracci, dopo l’annuncio da parte dell’Ue della risposta ai dazi Usa” ha affrmato: “Penso che la prima risposta ai dazi statunitensi sia innanzitutto sangue freddo, unità, ma anche una certa fermezza. Credo che la Commissione sia pronta. Dobbiamo prima di tutto reagire e stabilire una posizione di forza e poi, ovviamente, avviare una trattativa per cercare di trovare vie d’uscita. La posizione della Francia non è quella di fare concessioni preliminari, ma di reagire con fermezza prima di avviare negoziati”.