Questa mattina l’esercito russo ha attaccato la regione di Khmelnytskyi, nell’Ucraina occidentale, con missili ipersonici Kinzhal. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Sergiy Tyurin, come riporta l’agenzia Ukrinform. “Il nemico ha appena attaccato la zona. Non sono stati segnalati feriti o morti”, ha scritto Tyurin, rassicurando la popolazione locale dopo l’esplosione di nuovi timori.
L’allarme aereo è stato revocato alle 9:38 ora locale (le 8:38 in Italia) dopo circa 40 minuti di tensione: secondo Ukrainska Pravda, l’allerta era scattata sull’intero territorio nazionale in seguito al decollo, dalla Russia, di un caccia MiG-31K. L’Aeronautica militare di Kiev aveva infatti segnalato l’avvistamento di missili ipersonici nello spazio aereo ucraino, attivando lo stato di allerta in ogni regione.
Secondo Ukrinform, il decollo del MiG-31K ha spinto le autorità a diffondere un messaggio chiaro: “Tutta l’Ucraina è a rischio missili!”. Nonostante il rischio, l’attacco non ha provocato vittime né feriti. Resta alta l’attenzione sulla minaccia rappresentata dai missili Kinzhal, tra le armi più sofisticate dell’arsenale russo, capaci di colpire rapidamente obiettivi in profondità nel territorio ucraino.