Ursula von der Leyen ha difeso l’accordo sui dazi tra Ue e Usa, definendolo una “decisione consapevole” che ha scongiurato una guerra commerciale. In un articolo pubblicato domenica 24 agosto 2025 su quotidiani come Il Sole 24 Ore e Frankfurter Allgemeine Zeitung, la presidente della Commissione europea ha risposto alle critiche di Mario Draghi, che aveva accusato l’Ue di “assenza” nella gestione dei dazi. L’intesa, che limita al 15% le tariffe Usa su auto, farmaci, semiconduttori e legname, è stata definita “un buon accordo, se non perfetto”.
Risposta alle critiche di Draghi
Von der Leyen ha replicato alle accuse di Draghi, che venerdì aveva criticato la presunta passività dell’Ue. “Molto è stato scritto su quest’accordo, considerazioni che meritano una risposta diretta”, ha scritto. Ha sottolineato che un fallimento nei negoziati con gli Stati Uniti avrebbe scatenato una guerra commerciale, con conseguenze celebrate “solo a Mosca e a Pechino”. L’accordo, raggiunto il 27 luglio a Turnberry, in Scozia, rappresenta un passo verso la stabilità economica transatlantica.
Un accordo per evitare lo scontro
L’intesa stabilisce un tetto del 15% sui dazi americani per la maggior parte delle esportazioni Ue, includendo settori strategici come automotive, farmaceutico e semiconduttori. Von der Leyen ha riconosciuto che le tariffe sono “imposte che gravano su consumatori e imprese”, aumentando costi e riducendo la competitività. Tuttavia, ha difeso la scelta come necessaria per evitare un conflitto commerciale che avrebbe danneggiato entrambe le economie. L’Ue si impegna anche a investire 600 miliardi di dollari negli Usa e acquistare 750 miliardi di energia americana.
Rilanciare un’Europa forte
La presidente ha enfatizzato l’importanza di un’Europa “forte e indipendente” attraverso il rafforzamento del mercato unico, la competitività e la sostenibilità. Ha evidenziato la necessità di diversificare i mercati di esportazione per ridurre la dipendenza da singoli partner commerciali. “Questo accordo è un primo passo per un’Europa più resiliente”, ha dichiarato, sottolineando l’urgenza di completare il mercato unico per affrontare le sfide globali.
Prospettive e dibattiti
Nonostante il plauso di alcuni leader, come il cancelliere tedesco Friedrich Merz, l’accordo ha suscitato critiche. Alcuni, come il premier francese François Bayrou, lo considerano una “sottomissione” agli Usa. Von der Leyen ha ribadito che la priorità era evitare uno scontro dannoso, ma il dibattito sull’impatto economico dei dazi continua. L’intesa, ancora in fase preliminare, segna un momento cruciale per le relazioni transatlantiche, con l’Ue che cerca di bilanciare cooperazione e autonomia.