Zelensky, chiede trilaterale con Trump e Putin per fermare le ostilità

Zelensky Trump

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello per l’organizzazione di un incontro a tre con l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin. L’obiettivo dichiarato è trovare una via per fermare l’escalation del conflitto in corso e spingere Mosca verso un cessate il fuoco.

“Se Putin non è a suo agio con un incontro bilaterale, o se tutti vogliono che sia un incontro trilaterale, non mi dispiace. Sono pronto per qualsiasi formato”, ha affermato Zelensky, con un’apertura diplomatica a diverse configurazioni di dialogo. Il presidente ucraino ha anche ribadito la sua speranza che Washington adotti un approccio più deciso nei confronti della Russia: secondo Zelensky, egli “vorrebbe molto” che Trump imponesse dure sanzioni ai settori strategici russi, in particolare banche ed energia, per rispondere agli attacchi aerei di Mosca e alla sua continua opposizione alla tregua.

Nel frattempo, Kiev resta in attesa di una risposta ufficiale da parte russa in merito a un documento che dovrebbe indicare le condizioni proposte dal Cremlino per una pace a lungo termine. Durante una conferenza stampa, Zelensky ha fatto sapere che il famoso “memorandum” annunciato da Mosca la scorsa settimana non è ancora pervenuto. “Leggeremo le loro proposte e risponderemo sicuramente” una volta ricevute, ha assicurato il presidente. La diplomazia russa aveva precedentemente comunicato che il testo sarebbe stato inviato dopo la conclusione dello scambio di prigionieri avvenuto nei giorni scorsi.

Oggi, Zelensky è atteso a Berlino per una serie di incontri diplomatici di alto livello. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz lo riceverà per discutere del “sostegno tedesco all’Ucraina e sugli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco”, come ha dichiarato il portavoce del governo Stefan Kornelius. In giornata è previsto anche un incontro con il presidente Frank-Walter Steinmeier.

Sul fronte orientale, la situazione rimane critica. Secondo Zelensky, oltre 50.000 soldati russi sono stati schierati nella regione di confine di Sumy, dove le forze di Mosca hanno preso il controllo di diversi villaggi. L’intento, ha dichiarato il presidente ucraino, sarebbe quello di creare una “zona cuscinetto” in territorio ucraino. “Ora stanno radunando truppe anche in direzione di Sumy. Più di 50.000”, ha detto.

Intanto, il ministero della Difesa russo ha comunicato su Telegram che nella notte sono stati abbattuti 296 droni lanciati da Kiev, in operazioni che hanno coinvolto 13 regioni della Federazione, inclusa l’area di Mosca. Tra le regioni interessate figurano Bryansk, Belgorod, Kursk e altre zone centrali e occidentali del Paese, dove le forze russe hanno mantenuto alta l’allerta per tutta la notte.

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