Amazon compie 30 anni: da libreria online a gigante tech

Amazon

Dalla vendita di libri all’intelligenza artificiale, Amazon ha attraversato tre decenni trasformandosi in un vero e proprio impero tecnologico. Era il 16 luglio 1995 e Jeff Bezos lanciava un progetto destinato a rivoluzionare il commercio che nel tempo è diventato una delle piattaforme più grandi del mondo. Quel progetto era Amazon e oggi compie 30 anni.

Bezos, allora giovane imprenditore con il pallino per la tecnologia, aveva registrato la sua azienda nel 1994, inizialmente con il nome di Cadabra. L’idea era semplice: permettere di acquistare libri di carta su internet. All’inizio sembrava interessare solo una piccola nicchia di appassionati, ma tutto cambiò nel giro di pochi anni.

Dopo solo un anno, Amazon finì in prima pagina sul Wall Street Journal, e nel 1997, con la quotazione in Borsa, Bezos divenne milionario. L’anno successivo il sito si espanse nel Regno Unito e cominciò a vendere anche musica. Nel 1999, arrivò la definitiva consacrazione: la copertina del Time lo incoronava “uomo dell’anno”.

Da libreria a gigante tech

Anche Amazon fu colpita dalla bolla di Internet nei primi anni Duemila, ma riuscì a superarla grazie a una strategia di diversificazione. Lanciò il Marketplace, permettendo a milioni di aziende di vendere direttamente i propri prodotti sulla piattaforma.

Nel 2010 Amazon sbarcò ufficialmente in Italia. Intanto, l’azienda si espandeva in settori sempre nuovi: editoria digitale con Kindle, streaming con Prime Video, consegne con i droni, altoparlanti intelligenti e, più di recente, intelligenza artificiale.

“Ha lanciato Rufus, un assistente IA, sta investendo miliardi nei data center e sta puntando su una azienda rivale di Google, Anthropic.”

Il presente: il cloud traina i ricavi

Bezos ha lasciato la guida dell’azienda ad Andy Jassy, mentre Amazon continua a puntare sulla tecnologia del futuro. Il settore che oggi garantisce i maggiori profitti è quello del cloud computing, attraverso Amazon Web Services (AWS):

“Attualmente, però, l’iniezione di soldi alla società arriva dal settore del cloud computing: i ricavi di questa divisione sono cresciuti del 17% su base annua, raggiungendo i 29,3 miliardi di dollari.”