ChatGPT introduce la “modalità studio” per un apprendimento più consapevole e responsabile

ChatGPT di Open AI

In risposta alle crescenti preoccupazioni sull’uso improprio dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’istruzione, OpenAI ha annunciato il lancio di una nuova funzionalità per ChatGPT: la “modalità studio”, progettata per promuovere un utilizzo più consapevole e didattico del chatbot da parte degli studenti.

Pensata per supportare l’apprendimento e l’autonomia nello studio, la modalità è stata sviluppata per aiutare gli utenti a fare i compiti, prepararsi agli esami e comprendere nuovi argomenti in modo interattivo e graduale. “L’obiettivo – afferma OpenAI sul suo blog – è aiutare gli studenti a comprendere e analizzare il materiale, piuttosto che affidarsi a soluzioni preconfezionate.”

Uno degli esempi forniti dalla società riguarda un utente che ha chiesto aiuto per capire il teorema di Bayes. In quel caso, il chatbot ha prima indagato sul livello di preparazione dell’utente e sugli obiettivi di apprendimento, per poi fornire una spiegazione personalizzata. “Lo strumento mira ad aiutare gli studenti ad interagire con ChatGPT per supportare concretamente il processo di apprendimento”, ha dichiarato Ayna Devani, manager di OpenAI.

Il rilascio della modalità studio avviene in un momento in cui il mondo accademico si interroga sull’impatto dell’IA sull’integrità scolastica. Secondo un’indagine pubblicata lo scorso mese dal Guardian, durante l’anno scolastico 2023-2024 sono stati identificati quasi 7.000 casi documentati di studenti universitari che hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per copiare. In parallelo, i dati di OpenAI indicano che circa un quarto dei messaggi scambiati su ChatGPT riguarda l’apprendimento, l’insegnamento o i compiti, e negli Stati Uniti oltre un terzo degli adulti in età universitaria fa uso del chatbot.

“Non crediamo che questi strumenti debbano essere utilizzati in modo improprio e questo è un passo in quella direzione”, ha aggiunto Devani. La nuova funzione è stata sviluppata con il contributo di insegnanti, scienziati ed esperti di didattica, ma la stessa OpenAI avverte che potrebbero verificarsi “comportamenti incoerenti ed errori nelle conversazioni”.

Nel frattempo, anche i concorrenti si stanno muovendo nella stessa direzione. Anthropic ha introdotto la “modalità di apprendimento” per il suo chatbot Claude, mentre Google ha annunciato l’integrazione di nuove funzionalità IA dedicate allo studio nei suoi strumenti di ricerca e nella piattaforma NotebookLM.

Con queste iniziative, le aziende dell’IA puntano a trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e rispetto dell’etica educativa, cercando di trasformare i chatbot da scorciatoie per copiare a veri strumenti di apprendimento attivo.