Cyber-attacchi in Italia: +54% nel 2025, IA coinvolta

cybersecurity

Il panorama digitale italiano si conferma sempre più sotto pressione: nei primi tre mesi del 2025, gli episodi di minacce informatiche hanno raggiunto quota 862, segnando un preoccupante +54% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato arriva dal nuovo Threat Intelligence Report dell’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia, che monitora l’andamento della sicurezza informatica in Italia attraverso 179 fonti aperte, tra cui portali aziendali, siti istituzionali, media online, blog e social network.

I settori più colpiti restano quelli che gestiscono dati sensibili e infrastrutture digitali strategiche: aziende di software, banche, assicurazioni e operatori finanziari hanno subito il maggior numero di attacchi. In dettaglio, il report registra 630 attacchi informatici, 217 incidenti – ovvero attacchi andati a buon fine – e 15 casi di violazione della privacy tra gennaio e marzo 2025.

Un aspetto che emerge con forza è il crescente ruolo dell’Intelligenza Artificiale nelle strategie criminali. Secondo il report, “il 40% degli incidenti di cybercrime è stato condotto attraverso tecniche di Intelligenza Artificiale, che si conferma, si legge in una nota di Exprivia, ‘uno strumento chiave per i moderni attacchi informatici’”. La capacità dell’IA di automatizzare, migliorare e rendere più sofisticati gli attacchi rappresenta oggi una sfida cruciale per le difese aziendali e istituzionali.

Tra le minacce più diffuse restano i malware, strumenti malevoli progettati per compromettere o bloccare i dispositivi digitali. Solo nei primi tre mesi dell’anno si sono registrati 394 casi, pari al 46% degli attacchi totali, rendendo questa tecnica la più utilizzata.

Domenico Raguseo, direttore Cybersecurity di Exprivia, sottolinea come l’analisi periodica dell’Osservatorio permetta oggi di avere una visione più ampia dell’evoluzione del fenomeno: “La nostra analisi ci consente ormai a distanza di quattro anni dalla sua prima elaborazione di valutare non solo l’evoluzione delle minacce informatiche, ma anche – commenta Domenico Raguseo – di come sta evolvendo la complessità dell’intero scenario attorno alla cybersicurezza”.

Una nota incoraggiante arriva però dal fronte del phishing, che sembrerebbe in lieve calo nel trimestre analizzato. “Ad esempio, in questo trimestre registriamo – aggiunge – un leggero calo degli attacchi tramite phishing, che sicuramente ci restituisce un primo risultato degli investimenti e delle campagne di informazione e consapevolezza sugli individui; ma non deve farci abbassare l’attenzione, perché il phishing è migliorato grazie all’Intelligenza Artificiale, in continuo sviluppo”.