Cinghiali, daini e lupi del Parco di San Rossore (Pisa) non sfuggono più all’occhio vigile della tecnologia. È in corso una sperimentazione che unisce Intelligenza Artificiale, sensori d’avanguardia e nuove soluzioni di connettività per monitorare la fauna selvatica, con l’obiettivo di estendere il modello anche al settore agricolo, forestale e ambientale.
Il progetto si chiama WatchEdge e rappresenta una delle frontiere più innovative della sorveglianza ecologica. Nato nell’ambito del programma PNRR Restart, è coordinato dal Politecnico di Milano con la partecipazione di tre università (Pisa, Catania e Milano Bicocca), tre aziende tecnologiche (Italtel, Nextworks, Sensor ID) e del centro di ricerca Cnit Rass di Pisa, in collaborazione con l’Ente Parco di San Rossore.
La gestione della fauna selvatica – sempre più pressante soprattutto in ambito rurale – richiede oggi strumenti precisi e sostenibili. Gli animali possono danneggiare coltivazioni, trasmettere malattie al bestiame e, in alcuni casi, alterare l’equilibrio dell’ecosistema. È il caso dei daini che, se in sovrannumero, rischiano di bloccare la rigenerazione della vegetazione nutrendosi dei germogli.
Tecnologie sul campo
Nell’area protetta sono già operative foto-trappole smart: si tratta di telecamere prototipali dotate di Intelligenza Artificiale in grado di identificare e contare automaticamente gli animali, attive 24 ore su 24. Accanto a queste, radar multifrequenza Doppler analizzano velocità e movimenti, mentre i droni con telecamere multispettrali e termiche sorvolano il parco per rilevare anche lo stato della vegetazione.
L’infrastruttura sviluppata consente l’elaborazione in tempo reale delle immagini grazie all’IA “on the edge”, ovvero direttamente nei dispositivi di rilevamento, riducendo il bisogno di trasmissione di grandi quantità di dati. Non solo un progetto per la tutela dell’ambiente, quindi, ma anche un laboratorio a cielo aperto per futuri sviluppi industriali nel campo delle telecomunicazioni e dell’agritech.
Verso l’agricoltura intelligente
WatchEdge – acronimo di “Wide-area Agile and flying neTwork arCHitecture for AI-surveillance processing at the Edge” – è partito nel gennaio 2023 e durerà tre anni. Riceve fondi dal programma europeo NextGenerationEU, con un finanziamento di 1 milione di euro, su un totale di 116 milioni previsti da PNRR Restart.
La visione a lungo termine è ambiziosa: dotare agricoltori, allevatori e gestori delle aree verdi di strumenti tecnologici capaci di prevenire danni, sorvegliare le coltivazioni, controllare incendi e monitorare parassiti, in un equilibrio tra innovazione e salvaguardia ambientale.