Secondo le osservazioni dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), nel 2024 gli incendi boschivi in Italia hanno interessato un’area (514 km²) in calo rispetto ai cinque anni precedenti, ma il fenomeno ha comunque toccato 16 regioni su 20 e per quasi un terzo (31%) si è trattato di aree protette. Nei primi sette mesi del 2025, invece, secondo i dati appena rilasciati da Legambiente sono già andati in fumo 30.988 ettari di territorio, di cui ben 18.115 in aree naturali, con Sicilia, Calabria e Puglia tra le regioni più colpite.
Con l’intensificarsi dei roghi nel corso della stagione estiva, la rapidità di intervento diventa un fattore decisivo per la protezione del patrimonio naturale italiano. Per questo, Axis Communications, azienda specializzata nella sorveglianza video di rete, evidenzia come le moderne tecnologie di videosorveglianza rappresentino un supporto concreto, fornendo strumenti essenziali per il rilevamento tempestivo e una risposta efficace agli incendi.
Le tecnologie chiave nella lotta agli incendi boschivi
La differenza tra un focolaio controllabile e un incendio devastante si gioca sul filo dei minuti e, secondo gli esperti di Axis Communications, le più recenti tecnologie di videosorveglianza possono garantire interventi tempestivi da parte delle squadre di soccorso, soprattutto se utilizzate con un approccio integrato. Le risposte più adeguate e all’avanguardia per affrontare questa sfida arrivano da:
Telecamere PTZ ad alta precisione
L’uso di telecamere Pan-Tilt-Zoom ad alta definizione assicura una sorveglianza attiva ed efficace su grandi aree. L’integrazione con sistemi di gestione video offre agli operatori un monitoraggio da remoto preciso, permettendo loro di coordinare una risposta immediata, anche di notte grazie alla sensibilità in condizioni di scarsa luce. Posizionate in punti strategici, consentono di verificare visivamente e in tempo reale la natura di una segnalazione che generalmente arriva per via telefonica. Grazie a zoom particolarmente potenti e a immagini di qualità molto elevata, anche a chilometri di distanza, gli occhi esperti degli operatori possono analizzare le caratteristiche di un pennacchio di fumo (colore, densità, velocità di evoluzione) e distinguere un incendio reale da un falso allarme, come il fumo prodotto da attività agricole (ad esempio, un contadino che brucia sterpaglie). Questo consente di ottimizzare le risorse, limitare gli interventi a situazioni che realmente lo richiedono e, quando davvero necessario, velocizzare i tempi per l’invio di squadre di soccorso sul posto, riducendo automaticamente i costi. Così si riassume il valore fondamentale e l’aiuto concreto che questo tipo di tecnologia fornisce a chi opera sul campo. Inoltre, la natura aperta di queste tecnologie permette a partner specializzati di integrare le proprie soluzioni, sviluppando applicazioni ancora più avanzate per il rilevamento degli incendi e il monitoraggio ambientale.
Tecnologia termica per vedere oltre il visibile
In aggiunta alle telecamere ottiche, le telecamere termiche rappresentano un complemento tecnologico prezioso. La loro capacità di rilevare le differenze di calore permette di aumentare le opzioni di visibilità in condizioni difficili (ad esempio, durante la notte o in presenza di nebbia o foschia). L’associazione della tecnologia ottica a quella termica, talvolta integrate in un unico dispositivo, offre agli operatori un ventaglio di strumenti ancora più ampio per avere sempre il massimo controllo della situazione e non perdere nessun dettaglio critico.
AI, un alleato a supporto della rilevazione
All’efficacia delle telecamere si può aggiungere un ulteriore “mattoncino di valore”: l’intelligenza artificiale. In questo contesto, l’AI agisce come un instancabile assistente per il rilevamento. Algoritmi di deep learning analizzano costantemente i pixel del flusso video per riconoscere in automatico i pattern tipici del fumo. Quando viene identificata una possibile minaccia, il sistema invia un’allerta immediata all’operatore, il che è essenziale soprattutto quando la segnalazione telefonica non arriva, permettendo di guadagnare minuti preziosi, che sono cruciali per contenere le fiamme sul nascere.
Simili soluzioni sono determinanti per abilitare un processo decisionale immediato, che consenta di allertare in pochi secondi le squadre più adeguate per risolvere situazioni critiche – non solo i Vigili del Fuoco, ma soprattutto i fondamentali gruppi di volontari che sono in prima linea per difendere le aree boschive italiane.
Un esempio concreto: il Parco Campo dei Fiori
L’efficacia di simili tecnologie è dimostrata, ad esempio, dal progetto sviluppato per il parco naturale regionale Campo dei Fiori, nella provincia di Varese, protetto oggi da un sistema di videosorveglianza avanzato basato su telecamere Axis PTZ ad alte prestazioni. Gestiti da una sala di controllo remota, questi dispositivi permettono il monitoraggio costante dell’area del parco, il rilevamento puntuale di ogni anomalia e l’invio di allerte precise che accelerano i tempi di reazione da parte delle squadre antincendio.
“Per far fronte all’intensificarsi degli incendi boschivi nella stagione estiva si rende sempre più necessario un approccio proattivo e tecnologico,” commenta Andrea Sorri, business development manager EMEA di Axis Communications. “Le soluzioni avanzate di videosorveglianza non solo ci permettono di rispondere agli incendi in modo più efficace, ma stanno ridefinendo il modo in cui preveniamo le grandi tragedie ambientali: siamo al punto in cui la tecnologia può fare davvero la differenza tra un incidente controllato e una catastrofe”.