Regione Lombardia investirà su AI per ricerca medica

Intelligenza Artificiale

La Regione Lombardia sta puntando fortemente sull’Intelligenza Artificiale (AI), riconoscendo le enormi potenzialità che questa tecnologia offre nel campo della ricerca medica. In occasione della Cernobbio School di Motore Sanità, tenutasi a Villa Erba, l’Assessore all’Università, Ricerca, Innovazione della Regione Lombardia, Alessandro Fermi, ha sottolineato: “Le possibilità con l’intelligenza artificiale sono infinite. Sarà una grande opportunità, da non perdere, non solamente in termini ovviamente di applicazione concreta, ma anche di ricerca, di ricerca clinica, di ricerca sperimentale”.

Fermi ha annunciato che “Regione Lombardia uscirà a breve con una misura che aggancia dei fondi europei proprio sul tema dell’intelligenza artificiale con una declinazione rispetto al tema generale delle scienze della vita”. Questo intervento è concepito come un’opportunità non solo per applicazioni concrete, ma anche per alimentare la ricerca scientifica, sia clinica che sperimentale.

Fermi ha anche evidenziato come, con l’AI, si stiano aprendo nuovi orizzonti, soprattutto nel campo sanitario, dove l’uso dei dati sanitari rappresenta una risorsa fondamentale. L’AI, infatti, è già uno strumento molto potente e con applicazioni concrete, ma si prevede che, in futuro, il suo utilizzo crescerà in maniera esponenziale. Secondo l’assessore Fermi, l’intelligenza artificiale ha appena iniziato a mostrarci le sue potenzialità: “Oggi abbiamo scoperto probabilmente solamente la punta dell’iceberg che già stiamo utilizzando, ma abbiamo tantissime opportunità che si apriranno”. In Italia, infatti, esiste una mole incredibile di dati sanitari che può essere sfruttata attraverso l’AI per ottenere risultati sempre più efficaci.

Durante l’evento a Villa Erba, sono stati presentati esempi concreti di come l’AI possa rivoluzionare il campo della ricerca e della diagnosi precoce. In particolare, Enzo Grossi, Direttore Scientifico di Villa Santa Maria, ha illustrato come l’AI possa essere utilizzata per la diagnosi precoce dell’autismo, con una previsione entro il primo anno di vita del bambino. Grossi ha spiegato che, attraverso l’AI, è possibile identificare un biomark per diagnosticare la patologia il più presto possibile. La ricerca in corso sta anche cercando di sviluppare un metodo che, combinato con l’AI, possa predire il rischio di autismo alla nascita, grazie a un questionario a costo zero somministrato alla madre in gravidanza. Questa intervista esamina 25 fattori di rischio, e l’uso dell’AI permette di ottenere una previsione con una percentuale di successo che si avvicina al 90%.

Fermi ha inoltre sottolineato che uno degli aspetti più delicati riguarda il tema della privacy e dell’uso dei dati sanitari, un ambito in cui la regione è pronta a cercare soluzioni con il supporto del garante della privacy per garantire un uso etico e sicuro dei dati.

L’AI potrebbe essere una risorsa concreta per ospedali, istituti di ricerca e strutture private, e la Regione Lombardia è determinata a fare di questo strumento un alleato nella sanità del futuro ed è pronta a fare un passo importante nell’investire sull’AI, per raccogliere i frutti di questa grande opportunità, sia in termini di applicazioni concrete che di sviluppo della ricerca scientifica e clinica.