“Colpisce il silenzio e l’imbarazzo di Salvini rispetto alla scelta della Meloni di allinearsi senza discutere al diktat di Trump sull’innalzamento delle spese militari al 5%.
Non era anche Salvini a criticare il piano della von der Leyen, contestando che si potessero destinare 3 punti percentuali in più del PIL al riarmo? Perché la stessa identica richiesta di Trump ora va bene?
Si conferma che Salvini parla molto, ma nelle scelte del governo conta molto poco.
Prima che i circa 70 miliardi in più all’anno per le armi voluti da Trump e dalla Meloni inizino a togliere altre risorse ai trasporti (oltre che che alla sanità, all’istruzione e alle pensioni), il ministro Salvini si concentri ora almeno sul disastro dei continui ritardi ferroviari che quotidianamente i cittadini devono affrontare”. Lo dichiara in una nota Alfredo D’Attorre della segreteria nazionale del Pd.
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