“I dati diffusi oggi da Istat confermano un peggioramento significativo del quadro economico italiano e sbugiardano la propaganda della destra. Il rallentamento dell’attività produttiva, già evidente da mesi, rischia ora di sfociare in una vera e propria recessione nella seconda parte dell’anno. L’accordo siglato dall’UE con il presidente Trump introduce dazi del 15% sulle esportazioni europee che, nei prossimi mesi, colpiranno duramente la nostra manifattura, con effetti molto negativi su occupazione e investimenti. In questo contesto preoccupante, stupisce l’atteggiamento del governo Meloni: mentre la crescita rallenta, la produzione cala e i consumi restano stagnanti, l’esecutivo continua a minimizzare la gravità della situazione e ha incredibilmente giudicato ‘positivo’ un accordo commerciale che rischia di penalizzare duramente il nostro export. È sconcertante che, di fronte a una minaccia tanto concreta per l’economia reale, il governo non abbia ancora predisposto alcun piano per sostenere le imprese e i lavoratori colpiti dai dazi. Serve subito una strategia nazionale ed europea per aprire nuovi mercati, rafforzare la domanda interna e mettere in campo misure di politica industriale per rafforzare la competitività delle imprese e fronteggiare un contesto internazionale sempre più sfavorevole”.
Lo scrive in una nota Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria nazionale del Pd.