“Il diritto d’autore non è un optional. Ma i diritti non si difendono da soli. Serve la politica. La sfida posta dall’intelligenza artificiale è ormai un’urgenza democratica, ma anche un’opportunità. C’è un conflitto in atto tra innovazione tecnologica e tutela dei diritti. E, come ci ha ricordato anche il nuovo Papa Leone XIV, il cambiamento va governato.” – afferma Sandro Ruotolo, eurodeputato e responsabile per informazione, cultura e memoria nella Segreteria Nazionale del PD.
I commenti arrivano a margine dell’evento che ha organizzato al Parlamento Europeo di Bruxelles dal titolo “il diritto d’autore alla prova dell’intelligenza artificiale” che ha visto un confronto tra deputati, Commissione Europea, Corte di Giustizia, Agenzia Europea della proprietà intellettuale, SIAE, associazioni delle imprese digitali e rappresentanti di alcune associazioni di categoria degli artisti.
Brando Benifei, eurodeputato PD e Relatore del Regolamento sull’intelligenza artificiale ha aggiunto “Oggi la direttiva copyright è superata e violata. Dobbiamo dare un livello minimo di tutela che attualmente non mi sembra sia stato raggiunto.”
“Dobbiamo equipaggiarci di strumenti normativi più agili, più efficaci, che ci permettano di reagire tempestivamente alle violazioni” – dichiara Matteo Orfini Deputato del PD della Commissione Cultura alla Camera .
“Ma dobbiamo fare in modo che questa rivoluzione tecnologica venga ricondotta a regole democratiche” – sottolinea Francesco Verducci, Membro PD della Commissione Cultura al Senato.
“Noi del Partito Democratico combattiamo per avere più Europa e per uno sviluppo delle nuove tecnologie che sia al servizio di tutti. La libertà senza regole coincide con la libertà del più forte” – afferma Nicola Zingaretti, Capodelegazione del Partito Democratico al Parlamento Europeo.
“Avevamo bisogno di chiarezza e oggi abbiamo provato a costruire un ponte. Perché senza cultura, senza diritti, non c’è futuro.” conclude Sandro Ruotolo.