«L’abbiamo depositato perché questa rimane la nostra posizione. Riteniamo che chi deve giudicare l’operato un presidente di regione debba essere la cittadinanza e riteniamo che ci sono governatori che ancora oggi, dopo due mandati, siano ancora più accreditati nel consenso dei cittadini e molti di questi cittadini si chiedono perché non possono votare il presidente che preferiscono e in cui si riconoscono». Lo ha detto Paolo Tosato (Lega), annunciando la presentazione dell’emendamento sul terzo mandato da parte della Lega in commissione Affari costituzionale del Senato.
«Lo presentiamo consapevoli che le posizioni all’interno della maggioranza non sono univoche – prosegue Tosato – e che attualmente le possibilità che venga accolto, che trovi i voti, sono ancora oggi molto risicate, ma noi la nostra battaglia la portiamo avanti fino in fondo per non lasciare nulla di intentato e anche per fare chiarezza sulle varie posizioni, ce ne sono alcune nette, alcune un po’ più sfumate, andiamo a vedere il voto come si manifesterà in commissione in modo chiaro e inequivocabile».
Se il governo «darà libertà di voto, noi lo metteremo al voto l’emendamento. Più delicata sarebbe la situazione se il governo desse parere negativo, in quel caso faremo una riflessione se non sia opportuno ritirare l’emendamento», conclude.