Al Rettilario del Bioparco di Roma sono nate 52 esemplari di lucertola delle Eolie (Podarcis raffonei), una delle specie più rare e minacciate del Mediterraneo. La nascita, definita un evento eccezionale per la conservazione, è il frutto del progetto europeo Life Eolizard, che mira a salvare questo rettile endemico dell’arcipelago siciliano dall’estinzione. Altre uova sono prossime alla schiusa e i piccoli nati verranno reintrodotti in natura nella primavera del 2026.
La lucertola delle Eolie è oggi confinata in pochi isolotti a causa della perdita di habitat e della competizione con la lucertola campestre (Podarcis siculus), una specie aliena invasiva. Per questo, il progetto Life Eolizard agisce su due fronti: conservazione ex situ, in ambiente controllato, e in situ, direttamente in natura.
“Le 52 nascite”, sottolinea il Bioparco, “rappresentano un successo che testimonia la validità delle tecniche adottate e l’importanza della ricerca scientifica applicata alla conservazione. Una tappa fondamentale per il futuro della specie”.
Attualmente, i piccoli — lunghi solo pochi centimetri — sono ospitati in una nursery allestita in un’area tecnica del Rettilario, non accessibile al pubblico. Qui vengono costantemente monitorati dallo staff, che registra peso e dimensioni ogni mese per garantire un corretto sviluppo.
La fase di riproduzione è iniziata ad aprile, con la formazione di coppie selezionate tramite un approfondito screening genetico, pensato per assicurare la massima diversità tra gli esemplari nati. Ogni coppia è stata collocata in speciali terrari, dotati di cassette con terra umida, ideali per la deposizione delle uova.
Tra la fine di maggio e l’inizio di agosto, sono state deposte 70 uova, trasferite poi in incubatrici termoregolate tra i 29 e i 30 gradi, con umidità costante. Durante i circa 40 giorni di incubazione, gli operatori del Bioparco hanno monitorato costantemente la fertilità e lo sviluppo embrionale, rimuovendo le uova non vitali.
La Podarcis raffonei è considerata un simbolo di biodiversità micro-insulare, e ogni sua popolazione presenta tratti morfologici e cromatici unici. “La creazione di un santuario sicuro per la specie e la costruzione di un programma di allevamento in cattività basato su criteri scientifici rigorosi sono passi fondamentali per garantirne la sopravvivenza nel lungo termine”.
Il progetto Life Eolizard è portato avanti da un ampio partenariato, composto da Università degli Studi di Roma Tre, Associazione Triton ETS, Università dell’Aquila, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Fondazione Bioparco di Roma e altri partner associati, sia italiani che internazionali.