Carlo Calenda, leader di Azione, denuncia che la democrazia in Italia è in crisi per il buffonesco gioco delle parti visto nelle preparazioni alle elezioni regionali. Le alleanze innaturali tra nemici giurati mostrano uno spettacolo indegno.
Critiche al centrosinistra
Calenda attacca il Movimento 5 Stelle e le coalizioni di centrosinistra per proporre un reddito di cittadinanza regionale. Un infermiere guadagna 1.450 euro al mese e i pensionati vivono con minime da fame. Il reddito nazionale esiste ancora come assegno di inclusione modificato dalla Meloni.
I candidati M5S ignorano come finanziare questi redditi regionali. Tali proposte sottrarrebbero risorse a servizi essenziali come tac o istruzione. Calenda vede propaganda irrealizzabile nel blocco delle infrastrutture.
Accuse al Movimento 5 Stelle
Il M5S prometteva battaglia perpetua ma ora forma alleanze innaturali. La proposta di chiudere il termovalorizzatore di Acerra è assurda per Calenda. L’impianto moderno inquina meno di una strada di campagna.
Italia manca di 11 termovalorizzatori e paga per esportare rifiuti. Il dogma grillino ideologico ignora la realtà. Nessuno chiuderà Acerra per convenienze personali.
Fallimenti del M5S
Il M5S ha promesso tutto e fatto l’opposto lasciando sprechi colossali. Superbonus da 129 miliardi, reddito di cittadinanza da 35 miliardi, quota 100 da 25 miliardi. Tali risorse potevano abbassare tasse e rafforzare servizi pubblici.
Calenda accusa il Partito Democratico di deriva populista. Il PD difendeva rigassificatori e termovalorizzatori ma ora si piega a posizioni irrazionali per inseguire alleati.
Divisione nel centrodestra
Nel centrodestra le cose non differiscono molto. Mancano settimane al deposito liste ma la maggioranza litiga per il candidato in Veneto. Metà regioni mancano candidati e programmi elettorali.
Salvini commenta tutto come al bar dello sport. Polemiche con Macron e ponte sullo stretto mostrano instabilità. Democrazia in crisi per gioco delle parti elettorali penalizza il buon governo.