Caso Almasri, indagata Giusi Bartolozzi: l’accusa è di false dichiarazioni al pm

nella foto Giusi Bartolozzi

Nuovo sviluppo nel caso legato al rimpatrio del comandante libico Osama Njeem Almasri. La Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati Giusi Bartolozzi, capo di Gabinetto del ministero della Giustizia. L’inchiesta riguarda le modalità con cui, lo scorso gennaio, Almasri fu arrestato in Italia su mandato della Corte penale internazionale e successivamente rimpatriato in Libia nel giro di 48 ore.

Secondo fonti giudiziarie, l’accusa ipotizzata nei confronti di Bartolozzi è quella di false informazioni al pubblico ministero, prevista dall’articolo 371 bis del Codice penale. La norma punisce con la reclusione fino a quattro anni chi, durante un’indagine, rende dichiarazioni false o omette in parte o del tutto informazioni richieste dal pm o dal procuratore della Corte penale internazionale.

Carlo Nordio e Giusi Bartolozzi

Bartolozzi, stando agli atti e alle testimonianze raccolte finora, avrebbe avuto un ruolo di primo piano nella gestione del dossier ministeriale scattato dopo l’arrivo del mandato d’arresto da L’Aja. In particolare, si sarebbe occupata dello scambio di comunicazioni interne tra il 19 e il 21 gennaio, ossia tra l’arresto e il rimpatrio del generale libico.

Il suo nome si aggiunge a quelli già finiti sotto la lente del Tribunale dei ministri, che ha chiesto alla Camera l’autorizzazione a procedere nei confronti del sottosegretario Alfredo Mantovano, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Guardasigilli Carlo Nordio.