Centrodestra, stallo sul candidato governatore del Veneto

Luca Zaia e Matteo Salvini

Il centrodestra è in stallo sulla scelta del candidato governatore del Veneto per le elezioni regionali 2025. Dopo lo stop alla ricandidatura di Luca Zaia, bloccato dal limite dei mandati, la Lega punta a mantenere la guida della Regione, ma Fratelli d’Italia (Fdi) non ha ancora sciolto le riserve. Nonostante alcune aperture verso un candidato leghista, come quella del senatore Luca De Carlo, la decisione resta sospesa in attesa di un vertice tra i leader della coalizione.

La partita del Veneto

Con la scelta di Alessandro Tomasi come candidato in Toscana, il centrodestra deve ora affrontare il nodo Veneto, una delle regioni più strategiche. La Lega, che considera il Veneto una roccaforte, insiste per un proprio candidato, forte del radicamento territoriale. Tuttavia, Fdi, primo partito della coalizione alle ultime elezioni con il 37,5% dei voti in Veneto, rivendica un ruolo determinante nella scelta. “Non ci sono preclusioni, ma Fdi ha raccolto la stragrande maggioranza dei voti”, ha dichiarato il senatore Raffaele Speranzon all’Adnkronos.

Aperture e tensioni

Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fdi, ha definito un eventuale sostegno a un candidato leghista “uno straordinario atto di pragmatismo verso la Lega”. Tuttavia, Speranzon ha chiarito che “la questione non è affatto definita”. Le aperture di Fdi non si traducono in un via libera automatico, e il dialogo tra i partiti resta complesso. La Lega potrebbe proporre nomi come Alberto Stefani o Mario Conte, ma senza un accordo chiaro, la coalizione rischia divisioni interne.

L’attesa del vertice

Un vertice tra i leader del centrodestra, previsto a breve, sarà decisivo per sbloccare lo stallo. La necessità di mantenere l’unità della coalizione è cruciale, soprattutto dopo le recenti difficoltà nelle elezioni umbre ed emiliane. “Nulla è escluso, ma serve un confronto serio”, ha ribadito Speranzon, sottolineando l’importanza di un candidato che rappresenti il peso elettorale di Fdi senza spaccare l’alleanza. Nel frattempo, il centrosinistra ha già candidato Giovanni Manildo, sfruttando le incertezze del centrodestra.

Sfide per il futuro

La scelta del candidato governatore del Veneto non è solo una questione regionale, ma un banco di prova per gli equilibri nazionali del centrodestra. Con Fdi in ascesa e la Lega determinata a non cedere terreno, il negoziato sarà delicato. Il vertice dei leader dovrà bilanciare ambizioni partitiche e necessità di coesione per evitare che le divisioni favoriscano l’opposizione. La partita del Veneto resta aperta, con il rischio di protrarsi fino all’ultimo momento utile.