Comunali 2025, urne aperte fino lunedì in 126 Comuni: dove si vota

Saranno 126 i Comuni italiani chiamati alle urne per il primo turno delle elezioni amministrative comunali 2025, in programma domenica 26 maggio (dalle 7 alle 23) e lunedì 27 maggio (dalle 7 alle 15). L’eventuale ballottaggio si svolgerà il 9 e 10 giugno.

Comunali 2025: quali sono i Comuni al voto

Tra i 126 Comuni interessati, 25 sono con una popolazione superiore ai 15mila abitanti, mentre 101 sono sotto questa soglia. In caso di mancata elezione al primo turno, i Comuni sopra i 15mila abitanti torneranno al voto per il ballottaggio tra i due candidati più votati.

Tra le città più rilevanti al voto ci sono: Lecce; Bergamo; Pavia; Caltanissetta; Vibo Valentia; Reggio Emilia; Cremona; Verbania Nel complesso, queste elezioni coinvolgeranno oltre 1 milione e mezzo di elettori, distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Le sfide chiave: a Genova ritorno alle urne anticipato

A Genova si va alle urne, rispetto alla naturale scadenza del 2027. L‘ex sindaco Marco Bucci aveva lasciato palazzo Tursi, dopo essere stato eletto presidente della Regione. Sono sette i candidati alla carica di primo cittadino. L’attuale vicesindaco reggente Pietro Piciocchi è candidato per il centrodestra con il supporto di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Udc e alcune liste civiche. Il centrosinistra schiera Silvia Salis, sostenuta da Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza verdi e sinistra, Azione, Italia Viva, +Europa e alcune liste civiche. Gli altri cinque candidati sono Mattia Crucioli, per Uniti per la Costituzione, Raffaella Gualco, candidata per Genova Unita, Antonella Marras, candidata per la Sinistra Alternativa, Cinzia Ronzitti, candidata per il Partito Comunista dei Lavoratori e Francesco Toscano, candidato per Democrazia Sovrana e Popolare.

Comunali 2025, A Taranto dopo la caduta di Melucci

Taranto torna alle urne dopo la fine anticipata della legislatura, a febbraio scorso, due anni prima del termine naturale, a causa delle dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri e la conseguente ‘caduta’ dell’amministrazione, guidata da Rinaldo Melucci, eletto nel 2022 a capo di una maggioranza di centrosinistra. Sei i candidati alla carica di primo cittadino. Una sola la donna aspirante: è Annagrazia Angolano, giornalista, candidata del Movimento Cinque Stelle. Due le liste a sostegno: M5s e Angolano sindaca. Il candidato del centrosinistra è Pietro Bitetti, già presidente del consiglio comunale, sostenuto dal Pd, Avs-Socialismo XXI-Possibile, Per Bitetti, Demos, Unire Taranto, Movimento Politico Con (presente a livello regionale e fondato da Michele Emiliano e di cui l’aspirante sindaco è esponente), Democrazia Cristiana e Partito Liberal Democratico.

Ravenna, centrodestra diviso

Ravenna elegge il nuovo sindaco che succederà a Michele De Pascale, nel frattempo divenuto presidente dell’Emilia Romagna alle elezioni regionali dello scorso novembre. I candidati alla carica di primo cittadino sono sette, sostenuti da un totale di 18 liste. In campo c’è Alessandro Barattoni, segretario del partito democratico locale.

Appoggiato da una coalizione di centrosinistra, composta da Pd, Movimento 5 stelle, Alleanza verdi sinistra, partito Repubblicano italiano e dalle due liste civiche ‘Ama Ravenna’ e ‘Progetto Ravenna’, ha alle spalle diversi anni di esperienza in consiglio comunale. Sul fronte opposto, il centrodestra si presenta diviso, vista la corsa di due candidati distinti. Da una parte Nicola Grandi (sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla lista civica ‘Viva Ravenna’), dall’altra Alvaro Ancisi (sostenuto dalla Lega e dalla lista civica ‘Ambiente e animali’). Gli altri candidati sono Maurizio Miserocchi (lista civica ‘Ravenna al centro’), Giovanni Morgese (Democrazia Cristiana), Marisa Iannucci (Rifondazione comunista, Potere al popolo, Partito comunista italiano e lista civica ‘Ravenna in comune’) e Veronica Verlicchi (lista civica ‘La Pigna’).

Matera, 5 candidati e 18 liste

A Matera la sfida è a cinque, con 18 liste in tutto. Si candida per il bis Domenico Bennardi che da primo cittadino del M5s ha governato la città per quattro anni, dall’elezione nell’ottobre 2020 sino allo scioglimento anticipato per le dimissioni contestuali di 17 consiglieri comunali di cui tre del partito democratico, nell’ottobre dello scorso anno.

Comunali 2025, modalità di voto

Gli elettori riceveranno una sola scheda, con la possibilità di esprimere un voto per una lista, per un candidato sindaco, o per entrambi. Nei Comuni sopra i 15mila abitanti sarà possibile anche il voto disgiunto, cioè votare un candidato sindaco e una lista che non lo sostiene. L’eventuale secondo turno si terrà domenica 9 e lunedì 10 giugno, in contemporanea con i referendum sulla giustizia previsti in tutta Italia.

Un test politico nazionale

Le comunali 2025 rappresentano anche un importante test per i principali partiti nazionali, che puntano a consolidare o invertire i trend delle ultime tornate elettorali. I leader politici hanno intensificato la loro presenza sui territori nelle ultime settimane, a sostegno dei rispettivi candidati. Il risultato delle urne potrebbe influenzare le dinamiche politiche in vista delle elezioni regionali e delle Europee del 2026, contribuendo a definire rapporti di forza sia nei partiti di maggioranza che tra le opposizioni.