Cosa significa Parlamento in seduta comune: quando accade, chi partecipa e perché

Palazzo del Parlamento

Nel linguaggio politico-istituzionale italiano, spesso sentiamo parlare di “Parlamento in seduta comune”, specialmente durante eventi solenni come l’elezione del Presidente della Repubblica. Ma cosa significa esattamente questa espressione? Qual è la differenza con le sedute ordinarie? E in quali occasioni viene convocata?

In questo articolo rispondiamo in modo chiaro, analizzando il suo significato giuridico, le occasioni previste dalla Costituzione e introducendo un mini-glossario utile per comprendere meglio il linguaggio parlamentare italiano.

Cosa significa Parlamento in seduta comune

La locuzione si riferisce a una riunione congiunta della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, prevista dalla Costituzione italiana in occasioni specifiche. Questa modalità è unica nel sistema parlamentare italiano, che normalmente prevede che le due Camere (Camera e Senato) lavorino separatamente.

Quando il Parlamento si riunisce in seduta comune

La seduta comune non avviene tutti i giorni, ma solo in circostanze ben definite dalla legge. Le principali sono:

Elezione del Presidente della Repubblica

È l’occasione più nota e solenne.

  • Il Parlamento in seduta comune, insieme a 3 delegati per ciascuna Regione, elegge il Capo dello Stato.
  • Avviene ogni 7 anni o in caso di dimissioni o decesso.

Giuramento del Presidente della Repubblica

Una volta eletto, il nuovo Presidente presta giuramento davanti al Parlamento in seduta comune.

Messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica

In casi eccezionali, il Parlamento in seduta comune può votare la messa in stato d’accusa del Capo dello Stato (art. 90 della Costituzione).

Elezione di 5 membri della Corte Costituzionale

Il Parlamento in seduta comune elegge 5 giudici costituzionali su 15.

Elezione di 1/3 del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM)

Anche alcuni membri del CSM sono scelti con questa modalità.

Partecipano: tutti i deputati e tutti i senatori, i senatori a vita e, in alcuni casi (ad esempio, l’elezione del Presidente), anche i delegati regionali.

Perché esiste la seduta comune: significato politico e istituzionale

La seduta comune serve a:

  • Garantire unità tra le due Camere nelle decisioni fondamentali
  • Legittimare scelte che coinvolgono l’intera Repubblica
  • Rappresentare un equilibrio tra i poteri dello Stato

È una forma di democrazia parlamentare rafforzata, che coinvolge entrambi i rami del Parlamento nei momenti cruciali della vita istituzionale.

Glossario parlamentare essenziale

Parlamento bicamerale: il Parlamento italiano è bicamerale perfetto: Camera e Senato hanno pari poteri.

Seduta: riunione ufficiale di una Camera per discutere e votare leggi, mozioni, interpellanze ecc.

Seduta solenne: riunione formale per occasioni speciali (es. giuramento Presidente, commemorazioni).

Senatori a vita: nomina del Presidente della Repubblica (massimo 5), o ex Presidenti della Repubblica.

CSM: organo di autogoverno della magistratura: parte è eletta dal Parlamento, parte dai magistrati.