Il nuovo Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria di Umbria e Marche è operativo con sede a Perugia. Lo ha annunciato il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro delle Vedove, definendo l’istituzione un “cambio di passo” rispetto ai governi di sinistra, accusati di aver tagliato sulla sicurezza. Il governo Meloni prepara anche il Prap Abruzzo-Molise, ponendo fine alla stagione dei maxi-provveditorati.
Un Prap per Umbria e Marche
La pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del ministero della giustizia ha sancito l’attivazione del Provveditorato di Umbria e Marche, con sede a Perugia. La nuova struttura gestirà gli istituti penitenziari delle due regioni, garantendo una gestione più efficace e vicina ai territori. “È un eloquente cambio di passo rispetto ai governi che facevano arretrare lo Stato”, ha dichiarato Delmastro, sottolineando l’impegno per la sicurezza.
Fine dei maxi-provveditorati
Delmastro ha criticato i maxi-provveditorati introdotti dai governi di sinistra, definiti “un’infausta stagione” che centralizzava la gestione a scapito dell’efficienza. “Con il governo Meloni, la sicurezza è un investimento per la Nazione, non una spesa da sforbiciare”, ha affermato. La nuova struttura regionale permette interventi più rapidi e mirati, superando le inefficienze del passato.
Verso il Prap Abruzzo-Molise
Il sottosegretario ha annunciato che l’iter per il Prap Abruzzo-Molise è in corso, con l’obiettivo di renderlo operativo a breve. Già previsto per legge, questo provveditorato segue il modello di decentramento voluto dal governo. “La sicurezza è una priorità assoluta”, ha ribadito Delmastro, evidenziando come il nuovo approccio rafforzi il controllo e la gestione degli istituti penitenziari.
Un impegno per la Nazione
L’attivazione del Prap Umbria-Marche e il prossimo per Abruzzo-Molise riflettono la strategia del governo Meloni di investire nella sicurezza nazionale. Delmastro ha sottolineato che il decentramento migliorerà la risposta alle esigenze locali, ponendo fine ai tagli che hanno indebolito il sistema penitenziario. L’Italia si muove verso un modello più efficiente, con la sicurezza al centro delle politiche governative.