Fisco, arriva l’evasometro: controlli su conti correnti e debiti

La Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, sta sviluppando un nuovo strumento per contrastare l’evasione fiscale: l’evasometro. Questo sistema mira a individuare i contribuenti con debiti fiscali significativi e disponibilità finanziarie elevate, sia su conti correnti esteri che nazionali.

Evasometro: un nuovo strumento per il contrasto all’evasione

L’evasometro rappresenta una delle strategie in fase di sviluppo per identificare situazioni fiscali a rischio. Sfrutta i dati disponibili presso le amministrazioni pubbliche, arricchiti nel tempo, per incrociare informazioni sui debiti fiscali e le disponibilità finanziarie dei contribuenti. L’Unità Integrata Permanente di Analisi del Rischio (UIPAR), composta dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate, sta lavorando a questo strumento per individuare i contribuenti con debiti elevati e fondi su conti esteri.

Conti esteri e nazionali: l’incrocio dei dati

Lo sviluppo dell’evasometro è reso possibile dallo scambio automatico di informazioni tra Paesi esteri, basato sul Common Reporting Standard. Parallelamente, si prevede un potenziamento dei controlli sui conti correnti nazionali, attraverso l’Archivio dei rapporti finanziari, che contiene informazioni su saldi, movimenti e giacenza media. La Guardia di Finanza propone di rendere mensile, anziché annuale, la trasmissione di queste informazioni da parte degli operatori finanziari, per disporre di dati aggiornati e tempestivi.

L’anonimometro: l’algoritmo già operativo

Dal 2023 è operativo l’anonimometro, un algoritmo che incrocia i dati dei conti correnti con oltre 200 banche dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. Questo strumento confronta redditi e spese sostenute con le disponibilità finanziarie del contribuente; in caso di incongruenze, avvia verifiche fiscali che possono portare ad accertamenti.

Evasometro, gli obiettivi

L’evasometro, insieme all’anonimometro e al redditometro, mira a ottimizzare le procedure per scoprire casi di irregolarità fiscale, con particolare attenzione alle discrepanze più rilevanti. Questi strumenti consentono al Fisco di confrontare il tenore di vita del contribuente con la sua capacità contributiva, semplificando l’individuazione di spese sostenute e redditi dichiarati.