“Le mie mani sono pulite”. Sono giorni confusi per Palazzo Marino, con l’inchiesta della Procura che ha portato alla richiesta di arresto per l’assessore Giancarlo Tancredi e all’indagine su Giuseppe Sala. Il sindaco, in un intervento di 28 minuti davanti al Consiglio comunale, ha scelto la chiarezza: ha assicurato di essere motivato a proseguire nell’incarico e di voler fare il proprio dovere fino in fondo.
La difesa in aula e la polemica sulla divulgazione
Durante il suo discorso, Sala ha dichiarato che tutto ciò che ha fatto per Milano si è sempre basato sull’interesse della città e non su vantaggi personali. Ha precisato di non voler giudicare l’operato della magistratura, ma ha criticato la fuga di notizie sull’indagine, appresa dai media: “Sta bene a chi governa che indagini riservate diventino pubbliche?”, ha chiesto ai colleghi politici. Il sindaco ha anche risposto con fermezza alle provocazioni dell’opposizione, sottolineando di essere abituato ad affrontare difficoltà ben più gravi.
Impegni per Milano e fiducia nella maggioranza
Sala inchiesta Milano diventa anche l’occasione per ribadire l’impegno sui progetti futuri della città: dal piano casa straordinario alla gestione dei servizi, fino alla questione dello stadio. Ha ricordato il sostegno della maggioranza e la necessità di rispettare i tempi per i progetti chiave. Citando il padre e lo storico sindaco Antonio Greppi, ha dichiarato di voler restare in carica con passione se la maggioranza continuerà a sostenerlo.
La trasformazione della città e il senso di responsabilità
Il sindaco ha difeso i risultati raggiunti dalla sua amministrazione, spiegando che Milano sta diventando una metropoli e che il compito di chi governa è gestire, correggere e migliorare la città. Ha concluso ribadendo che non esiste una sola azione che abbia compiuto per vantaggio personale, confermando la volontà di andare avanti con determinazione e senso di responsabilità.