La sicurezza sul lavoro torna al centro dell’agenda politica. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni annuncia un ulteriore stanziamento di 650 milioni di euro a favore della sicurezza nei luoghi di lavoro, sottolineando che si tratta di un tema “non negoziabile”.
L’annuncio è arrivato a margine di un evento pubblico, nel quale la premier ha voluto anche comunicare la convocazione di un incontro con i sindacati, fissato per mercoledì 8 maggio. L’obiettivo: costruire un dialogo strutturato sulle misure necessarie per ridurre drasticamente il numero di incidenti e morti sul lavoro, che continuano a rappresentare una piaga per l’Italia.
“La sicurezza sul lavoro è un tema che ci sta a cuore e sul quale abbiamo già dimostrato di voler intervenire in modo concreto”, ha dichiarato Meloni. “I nuovi fondi serviranno a potenziare i controlli, rafforzare la formazione e supportare le imprese più esposte.”
Lavoro, Meloni: “In programma l’assunzione di nuovi ispettori”
Il tema della sicurezza sul lavoro è diventato sempre più centrale anche a causa dei recenti incidenti che hanno scosso l’opinione pubblica. Solo nei primi mesi del 2025 si sono verificati decine di casi gravi, riaccendendo il dibattito sull’efficacia dei controlli, sull’applicazione delle norme e sulla formazione dei lavoratori.
Il governo ha già messo in campo una prima serie di misure nel 2024, ma ora rilancia con un secondo pacchetto di fondi, che secondo quanto anticipato, saranno destinati anche all’assunzione di ispettori del lavoro e al miglioramento delle infrastrutture digitali per la prevenzione.
Lavoro, Cgil: “Non servono stanziamenti una tantum”
L’incontro dell’8 maggio sarà cruciale per verificare l’apertura del governo al dialogo con le parti sociali. I sindacati da tempo chiedono maggiori investimenti, sanzioni più severe per chi non rispetta le norme e soprattutto un piano nazionale di prevenzione.
Cgil, Cisl e Uil hanno accolto positivamente l’annuncio dei fondi, ma hanno già anticipato che porteranno al tavolo proposte dettagliate e chiederanno un impegno vincolante e strutturale.
“Non servono solo stanziamenti una tantum”, ha detto un portavoce della Cgil, “ma una strategia di lungo termine che renda il lavoro più sicuro in ogni settore, dal pubblico al privato.”