Emma Bonino è ricoverata in terapia intensiva all’ospedale Santo Spirito di Roma per insufficienza respiratoria. Le sue condizioni sono serie, ma al momento la situazione sembra piuttosto stabile.
Bonino, 76 anni, aveva già combattuto a lungo contro un tumore ai polmoni, un microcitoma diagnosticato nel 2015, una forma aggressiva di cancro. Dopo otto anni di terapie, nel 2023 aveva annunciato la fine del trattamento e la guarigione.
Figura conosciuta e apprezzata anche all’estero, Emma Bonino è sempre stata rispettata per coerenza e determinazione, anche da avversari politici. Le sue battaglie per il diritto all’aborto, la liberalizzazione delle droghe leggere e molte iniziative del Partito Radicale l’hanno resa una delle protagoniste della vita civile italiana.
Iscritta al Partito Radicale dal 1975, Bonino ha avuto un ruolo chiave nelle campagne referendarie contro il nucleare e per i diritti civili. A livello internazionale si è spesa contro la pena di morte, la fame nel mondo e per la difesa dei diritti umani.
È stata deputata dal 1976 al 1994, presidente del Partito Radicale Transnazionale, parlamentare europea in più legislature, fondatrice della “Lista Bonino” e ministro nel governo Prodi dopo le elezioni del 2006. Nel 2008 è stata eletta senatrice nelle liste del Partito Democratico, arrivando alla vicepresidenza del Senato.
La sua storia politica è intrecciata a un impegno costante per i più deboli: dalle campagne per le donne africane ai digiuni per l’Africa e contro la fame nel mondo. Una vita trascorsa tra battaglie civili e istituzioni, senza mai risparmiarsi. Nell’ottobre 2024 era già stata ricoverata per problemi respiratori. Dopo le dimissioni, il 5 novembre aveva ricevuto la visita a sorpresa di Papa Francesco, con cui ha sempre mantenuto un rapporto di stima personale, nonostante il suo laicismo rigoroso.







