“Oggi è una giornata storica”. Con queste parole la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato sui social la liberazione degli ostaggi detenuti a Gaza, un evento che segna una svolta nella crisi mediorientale. “Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump”.
L’annuncio è stato accolto con favore anche a Bruxelles, dove la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito l’impegno dell’Unione Europea a sostenere concretamente la fase successiva.
“Siamo pronti a contribuire al successo del piano di pace per Gaza con tutti gli strumenti a nostra disposizione. In particolare, fornendo sostegno alla governance e alla riforma dell’Anp. Saremo una forza attiva all’interno del gruppo dei donatori palestinesi. E forniremo finanziamenti dell’UE per la ricostruzione di Gaza”.
Von der Leyen ha definito l’accordo di pace una “pietra miliare” e ha salutato il rilascio degli ostaggi come “un momento di sollievo per il mondo intero”.
Sul fronte operativo, si prepara una mossa significativa: da mercoledì riaprirà la missione dell’UE al valico di Rafah. A comunicarlo su X è stato l’Alto Rappresentante per la politica estera europea, Kaja Kallas: “La missione EUBAM può svolgere un ruolo importante nel sostegno al cessate il fuoco”.
Anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha celebrato l’annuncio con un messaggio su X: “Dal Medioriente si accende un’altra luce di speranza dopo due anni di orrori. Dopo il cessate il fuoco, un altro passo in avanti di un percorso ancora fragile, il passaggio dalla guerra alla pace”.
Tajani ha sottolineato la necessità di un impegno condiviso: “Ora il compito di governi e popoli dell’Europa, assieme ai nostri amici del mondo arabo, è quello di consolidare e costruire giorno dopo giorno le condizioni perché la pace resista e si rafforzi”.
L’Italia, ha assicurato, “contribuirà a far sì che il progetto dei ‘due popoli, due Stati’ non rimanga uno slogan vuoto”, affinché “i due popoli possano trovare la pace nel rispetto e nella sicurezza”.