La premier Giorgia Meloni ha scelto il tono istituzionale nella replica finale in Senato, al termine del dibattito sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo. “Non risponderò alle provocazioni né ad alcune falsità che ho sentito”, ha esordito. “Non mi sono mai sottratta al confronto politico, ma credo che questo non sia il tempo dei toni da campagna elettorale: serve ragionare insieme, con responsabilità”. Meloni ha però voluto ringraziare alcuni esponenti dell’opposizione per i toni costruttivi: “In uno scenario complesso, è il momento di lavorare uniti”.
“Nessun italiano coinvolto nell’attacco alle basi Usa”
Nella parte più concreta dell’intervento, Meloni ha aggiornato l’Aula sugli ultimi sviluppi internazionali, confermando che nessun cittadino italiano risulta coinvolto nel bombardamento iraniano contro una base Usa. “Il ministro Antonio Tajani ha subito convocato una riunione alla Farnesina con gli ambasciatori”, ha spiegato.
“La tregua è stata violata, ma resta la possibilità di negoziare”
Lo scenario mediorientale resta al centro della preoccupazione di Palazzo Chigi. “Stamattina sembrava si potesse aprire uno spiraglio con la tregua tra Iran e Israele, ma la violazione da parte iraniana ha complicato tutto”, ha dichiarato. Tuttavia, ha aggiunto, “Teheran ha ribadito la volontà di rispettarla: è un segnale da leggere come indice di divisione interna”. Per il presidente del Consiglio, “resta la speranza di proseguire con il cessate il fuoco e tornare al tavolo negoziale”.
“Serve il disarmo nucleare iraniano per una pace duratura”
Meloni ha ribadito che la de-escalation passa anche da un ritiro dell’Iran dal programma nucleare a fini militari, che libererebbe l’intera regione da una minaccia diretta a Israele e agli equilibri internazionali. Solo così, secondo la premier, “si potrà avviare un vero processo per una soluzione a due popoli e due Stati”. In questo quadro, “l’Italia lavora a una ricostruzione di Gaza che parta dal piano dei Paesi arabi”, come già proposto nel comunicato del G7 su iniziativa italiana.
“L’Europa si è indebolita da sola, non per colpa del nazionalismo”
Nella parte finale del suo intervento, Meloni ha risposto ad alcune critiche sulla politica europea: “Non credo che l’Europa sia stata indebolita dal nazionalismo, ma da chi l’ha trasformata in uno super-stato burocratico, allontanando i cittadini”. E sull’origine della crisi internazionale ha tagliato corto: “Non credo che il caos sia stato generato da Trump. È una semplificazione. La crisi attuale non è cominciata oggi”.