Sono 16 le interdittive e 2 i provvedimenti di prevenzione collaborativa adottati oggi dalla Struttura per la prevenzione antimafia, che opera presso il Ministero dell’Interno.
Con questi provvedimenti salgono a 40 le interdittive adottate dalla Struttura nei primi 10 mesi di quest’anno, con l’obiettivo di prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia sana del nostro Paese.
Le misure riguardano imprese che avevano fatto richiesta di iscrizione nell’Anagrafe Antimafia degli Esecutori al fine di partecipare ai lavori di ricostruzione avviati dopo il sisma del 2016 o di realizzazione delle opere infrastrutturali per i Giochi di Milano-Cortina 2026. Imprese che operano principalmente nel settore edile, nove delle quali hanno sede in provincia di Foggia.
Grazie agli approfonditi controlli messi in campo dalla Struttura, diretta dal prefetto Canaparo, vengono in tal modo garantite legalità e trasparenza in opere caratterizzate da rilevanti investimenti economici.
Un modello, quello della prevenzione amministrativa antimafia, che insieme alla competenza e alla professionalità degli investigatori delle Forze dell’ordine punta inoltre su sempre più aggiornati e innovati strumenti per l’individuazione e l’analisi del rischio.
I provvedimenti adottati oggi rientrano in più ampia strategia, voluta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, con l’obiettivo di rendere ancora più tempestivo ed efficiente il contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa.