Missione italiana in Niger, Tajani e Piantedosi incontrano governo e militari

Missione italiana in Niger, Tajani e Piantedosi incontrano governo e militari a Niamey confermando il sostegno alla stabilità e allo sviluppo della regione. Si è conclusa la missione in Africa occidentale dei ministri degli Esteri e dell’Interno che, dopo le tappe in Mauritania e Senegal, hanno raggiunto il Paese sahaliano per una serie di colloqui istituzionali e una visita al contingente della missione MISIN.

Incontri con le autorità nigerine

A Niamey i ministri hanno avuto colloqui con il Presidente Abdourahamane Tchiani, il Primo Ministro Ali Mahaman Lamine Zeine, il Ministro degli Esteri Bakary Yaou Sangaré e il Ministro dell’Interno Mohamed Boubacar Toumba. Nel corso degli incontri Tajani ha ribadito l’impegno dell’Italia per la sicurezza del Niger e dell’intera area saheliana, sottolineando la volontà di rafforzare la cooperazione politica ed economica.

Sviluppo e cooperazione internazionale

Il Niger rappresenta un Paese prioritario per le politiche di cooperazione italiane. La strategia nazionale punta a sostenere sicurezza alimentare, sistemi educativi, formazione professionale e sviluppo imprenditoriale. Le iniziative in corso ammontano a circa 94 milioni di euro, di cui 74 milioni a fondo perduto e 20 milioni in credito d’aiuto. L’obiettivo dichiarato è contribuire alla rimozione delle cause profonde della migrazione attraverso progetti di crescita inclusiva e sostegno sociale.

La visita alla missione MISIN

Tajani e Piantedosi hanno visitato la missione italiana MISIN, incontrando il comandante, generale Ivan Cioffi, e i militari impegnati sul territorio. Il contingente italiano fornisce supporto alle forze locali con attività di addestramento e assistenza operativa contro terrorismo, traffici illegali e flussi migratori irregolari. La missione italiana in Niger rappresenta oggi l’ultima presenza militare occidentale stabile nel Paese, elemento che conferma il ruolo strategico di Roma nella regione.

L’impegno italiano nel Sahel

La missione si inserisce in una più ampia strategia italiana in Africa occidentale, con un approccio che unisce sicurezza, sviluppo e cooperazione diplomatica. La presenza sul terreno e il dialogo con le istituzioni locali intendono consolidare la capacità del Niger di affrontare instabilità politica, minacce terroristiche e difficoltà socio-economiche. Il governo italiano ribadisce che la stabilità del Sahel riguarda direttamente la sicurezza europea e richiede un impegno costante, multilivello e coordinato.