“Sono sconcertato dalle parole di un presidente ANM considerato, sino ad ora, equilibrato.” Così il ministro Nordio risponde duramente alle dichiarazioni del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, che avrebbe fatto riferimento alla capo di gabinetto del Ministro della Giustizia.
“Non so come si permetta di citare la mia capo di gabinetto – prosegue Nordio – il cui nome, per quanto almeno mi risulta, non è citato negli atti. In caso contrario dovrei desumere che Parodi è a conoscenza di notizie riservate.”
Una presa di posizione netta, che sottolinea anche le implicazioni istituzionali della vicenda: “Quanto all’aspetto politico, considero queste affermazioni, fatte da un autorevole rappresentante ANM, una impropria ed inaccettabile invasione di prerogative istituzionali”
Il riferimento è a una recente uscita pubblica del presidente dell’ANM che, nel commentare alcune vicende giudiziarie, avrebbe fatto riferimento implicito alla figura di Gabriella Parodi, capo di gabinetto del Ministro Nordio. Una citazione che, secondo il ministro, va oltre i confini del ruolo e della funzione associativa e pone un serio problema di rispetto tra poteri dello Stato.
