Nordio: “La Corte UE conferma il diritto dell’Italia sui Paesi sicuri”

Ministro Nordio

“La sentenza riconosce il diritto dell’Italia a designare un Paese terzo come ‘Paese di origine sicuro’ anche tramite un atto legislativo, come abbiamo fatto noi. Quanto al sindacato del giudice, esso dev’essere effettivo e motivato. Il giudice, dice la Corte, deve accertarsi dell’affidabilità delle informazioni dalle quali deriva il suo convincimento e darne adeguata motivazione. E non sembra che questo sia sempre avvenuto”.

Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha commentato la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sulla possibilità per gli Stati membri di designare, anche con un provvedimento legislativo, uno o più “Paesi di origine sicuri”, ovvero quei Paesi considerati affidabili per il rispetto dei diritti umani e la tutela delle persone.

Secondo Nordio, il pronunciamento della Corte “rafforza la posizione italiana e la legittimità della procedura adottata”. Tuttavia, il ministro sottolinea anche il richiamo della Corte alla necessità che i giudici esercitino un controllo effettivo e diano sempre motivazioni dettagliate sulle loro decisioni, soprattutto sulla valutazione delle fonti e delle informazioni utilizzate nei singoli casi.

La decisione, destinata ad avere ricadute pratiche sulle procedure di esame delle domande d’asilo, segna un passaggio importante nel dibattito europeo sul tema della sicurezza, della tutela dei richiedenti asilo e della sovranità degli Stati membri nelle politiche migratorie.