Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha incontrato nei giorni scorsi al Viminale il vice-primo ministro e ministro dell’Unità Nazionale dell’Ucraina Oleksiy Chernyshov, in una visita che assume un valore strategico in pieno contesto post-bellico.
La comunità ucraina in Italia
“La comunità ucraina è ben integrata in Italia”, ha ricordato Piantedosi, sottolineando come già prima del conflitto vi fossero circa 230 mila cittadini ucraini residenti, a cui si sono aggiunti, dal febbraio 2022, quasi 200 mila profughi in fuga dalla guerra.
Un numero imponente che, secondo il ministro, rende “particolarmente significativa” la visita del collega ucraino, sia per rafforzare la collaborazione bilaterale a tutela della comunità presente in Italia, sia per iniziare a lavorare al futuro rientro assistito in patria, in coordinamento con l’UNHCR.
Sicurezza, terrorismo e ricostruzione
Il confronto si è esteso alle tematiche di sicurezza, in particolare legate alla lotta contro il traffico di esseri umani, allo sfruttamento delle persone, e al rischio terrorismo connesso all’eventuale afflusso di foreign fighters.
“Per arginare questi pericoli dobbiamo potenziare la cooperazione internazionale di polizia”, ha affermato Piantedosi, facendo riferimento all’utilizzo delle banche dati e dei canali INTERPOL. Particolare attenzione è stata posta anche alla prevenzione dell’infiltrazione delle organizzazioni criminali nei fondi per la ricostruzione dell’Ucraina.
Verso la conferenza internazionale a Roma
Il ministro ha infine annunciato che questi temi saranno discussi in modo approfondito durante la Conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina, voluta e organizzata dalla premier Giorgia Meloni, in programma a luglio a Roma.