PNRR, settima rata da 18,3 miliardi versata all’Italia

Città di Roma – Altare della Patria – Fori Imperiali

L’Italia ha ricevuto oggi dalla Commissione europea il versamento della settima rata del PNRR, pari a 18,3 miliardi di euro, portando il totale complessivo delle risorse incassate a oltre 140 miliardi.

Il pagamento è arrivato a seguito della valutazione positiva della Commissione, formalizzata il 1° luglio, dopo la verifica del raggiungimento di 64 obiettivi: 31 milestone e 33 target. Tra questi figurano riforme chiave come la legge sulla concorrenza, gli interventi per velocizzare i pagamenti della Pubblica Amministrazione, e la revisione del servizio civile universale.

Il nuovo incasso si colloca in continuità con la recente richiesta dell’ottava rata, che nei prossimi mesi dovrebbe portare il totale delle risorse ottenute dall’Italia a oltre 153 miliardi, circa il 79% dell’intera dotazione finanziaria del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Tra gli investimenti previsti nella settima rata, si segnalano infrastrutture strategiche come il potenziamento delle reti elettriche di trasmissione (tra cui SA CO I.3 e Tyrrhenian Link), il rafforzamento del trasporto regionale a emissioni zero, l’ammodernamento delle stazioni ferroviarie, e investimenti in cybersicurezza e gestione delle risorse idriche.

In ambito sanitario, spicca l’attivazione delle Centrali Operative Territoriali (COT), che hanno superato il target europeo delle 480 strutture previste. Sul piano dell’istruzione, sono state finanziate 55.000 borse di studio universitarie per studenti meritevoli meno abbienti, 7.200 borse di dottorato nei settori della ricerca, della Pubblica Amministrazione e della cultura, e 6.000 borse di dottorato innovative orientate alle imprese.

Il Governo ha confermato che, nelle prossime settimane, proseguirà il confronto con la Commissione europea e con gli attori istituzionali coinvolti per completare gli obiettivi delle ultime due rate, anche attraverso un adeguamento del Piano alle nuove sfide economiche e al mutato contesto geopolitico.